Delitto di via Crivelli, la zia a Tagliata: "Sappiamo che sei buono"

Il diciottenne che ha ucciso la madre della fidanzata davanti al Riesame. Il difensore chiede la scarcerazione

Antonio Tagliata

Antonio Tagliata

Ancona, 24 novembre 2015 - "Sappiamo che sei buono, stai tranquillo!". Gridando queste parole nel cortile del Palazzo di Giustizia, una zia di Tagliata si è rivolta al diciottenne che ha ucciso la madre della fidanzatina e ferito gravemente il padre. Ad attendere il furgone della polziai c'era anche Carlo Tagliata, papà del reo confesso dell'omcidio di via Crivelli. Il difensore, l'avvocato Luca Bartolini, ha chiesto la scarcerazione di Antonio, detenuto a Camerino, oppure gli arresti domiciliari. 

Al ragazzo, accusato di omicidio volontario aggravato, tentato omicidio e porto abusivo d'arma, vengono attribuiti i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, ma il difensore sostiene che tutti gli elementi di indagine sono già in mano alla Procura. La motivazione del delitto inoltre (l'opposizione di Roberta Pierini e del marito Fabio Giacconi alla relazione della figlia con Tagliata) è "estremamente specifica e circoscritta", dunque non c'è alcun rischio che il diciottenne torni ad uccidere. Il pm Andrea Laurino ha chiesto la conferma della custodia in carcere. L'udienza è durata mezz'ora, e il Riesame, presieduto da Alberto Pallucchini, si è riservato la decisione.