AnconaVittima di omofobia a scuola, costretto ad andare in terapia

Vittima di omofobia a scuola, costretto ad andare in terapia

L’esperta: "Ragazza osimana vessata dai compagni"

Studenti

Studenti

Osimo (Ancona), 17 marzo 2016 - Sono tanti i casi di bullismo e addirittura omofobia nelle scuole del territorio. Le vittime infatti sono sempre ragazzini ancora minorenni, tra i 14 e i 17 anni. Osimo e la Riviera non sono da meno. Il fenomeno ha portato alcuni ragazzi a fare outing, a uscire allo scoperto denunciando gli episodi prima alle rispettive famiglie e poi a rivolgersi agli esperti del settore prima che fosse troppo tardi.

«In questo momento sto seguendo un ragazzino di Sirolo che frequenta il secondo superiore vittima di comportamenti di stampo omofobo a scuola. Non si sente accettato, viene spesso preso in giro in maniera pesante e si è rivolto a uno specialista – racconta Alessia Tombesi, psicoterapeuta familiare e psicologa Ctu al tribunale di Ancona -. Poi una ragazzina della stessa età, osimana, vittima di bullismo sempre a scuola da parte dei compagni di classe. Con lei sono all’ultimo step di un percorso durato del tempo».

Nell’era di Internet comportamenti scorretti di quel tipo si sono amplificati rendendo difficile per molti ragazzini frequentare addirittura le lezioni dove sono costretti a guardare in faccia i «bulli» che li infastidiscono facendo leva su stereotipi e pregiudizi. Un fenomeno radicato anche nelle piccole realtà locali che si insinua nei linguaggi usati ogni giorno, non necessariamente facendo uso delle mani. Per sette mesi dal marzo dell’anno scorso è rimasto aperto a Osimo lo sportello di ascolto psicologico «L’aiuto» per arginare i tantissimi episodi di disagio sociale nell’osimano e prevenire il suicidio, che ha contato decine di casi presi in esame riguardanti anche adolescenti.

Domani sera la città abbraccerà un grande evento per parlare di omofobia, bullismo e linguaggio giovanile con l’autore del libro indagine ed esperto in materia Dario Accolla, dalle 21 all’hotel «La Fonte». Ospite Maria Cristina Mochi, presidente di Agedo Marche mentre l’introduzione sarà curata da Serena Peroni, psicologa e psicoterapeuta. L’incontro a ingresso libero e aperto a tutti, ideato e promosso da Diritto&rovescio, gode del supporto della rete Chegender, Auser cultura Osimo, Se non ora quando Osimo e Uaar circolo di Ancona, con il patrocinio dell’ordine degli psicologi marchigiani.