Fabriano (Ancona), 30 giugno 2010 - E' destinata a far discutere ancora per molto la vicenda di Jacopo Giorgetti, il 19enne preso a schiaffi e pugni da otto ragazzi solo perchè indossava una t-shirt con il volto di Che Guevara.

 

L’Assemblea antifascista fabrianese, che riunisce una serie di sigle, politiche e dei centri sociali, ha promosso per il 2 luglio un presidio per denunciare l’aggressione, giorni fa, ai danni di un ragazzo "massacrato di botte per aver cantato ‘Bella ciao’ e per aver indossato una maglietta con il volto di Che Guevara".

 

L'episodio era avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedi scorsi. Jacopo era stato portato all'ospedale 'Profili' di Fabriano dove gli avevano dato venti giorni di prognosi per le ferite riportate al volto e alla testa

 

"A Fabriano - affermano i promotori dell’iniziativa - come in tutta Italia, queste azioni non devono passare impunite, all’ignoranza che conduce al più becero fanatismo dobbiamo opporre la nostra cultura di antifascisti che presidiano il territorio". 

 

Lo scopo del presidio non è solo esprimere solidarietà a Jacopo ma "richiamare tutti gli antifascisti del nostro territorio ad una consapevolezza importante: che oggi esiste un fascismo moderno che trova nella cultura dell’odio e della xenofobia la sua linfa di sopravvivenza".