Ancona, 27 ottobre 2011 - Tra Regione Marche e Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria delle Marche è stato firmato oggi nella sede dell'ente un protocollo d’intesa per la formazione e lo svolgimento di attività lavorative nel settore agricolo, da parte di detenuti o ex detenuti.

“Obiettivo prioritario della Regione – ha detto il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini - è l’inclusione e la coesione sociale, le risorse e i trasferimenti sono sempre più scarsi su questo versante, ma proseguiamo tenacemente su questa strada. Mettiamo a disposizione l’esperienza e la competenza dell’Assam e del Servizio regionale Agricoltura per la formazione e per il recupero di chi si trova in esecuzione o di quanti hanno già scontato la pena. Un modo per dare opportunità di reinserimento sociale, in un settore che consente di stare a contatto con la natura e toccare con mano il prodotto del proprio lavoro”.

“Il settore agricolo marchigiano ha bisogno di manodopera e spesso fatica a trovarla. Professionalizzando i detenuti o ex tali, si dà un’opportunità di riscatto a questi e un supporto al comparto”, ha detto il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Raffaele Iannace.

“Consolidiamo l’esperienza avviata con i due istituti penitenziari di Ancona, Barcaglione e Montacuto, e Macerata Feltria, dove sono stati già improntati strumenti e attrezzature inerenti la formazione e il lavoro nel settore agricolo”, ha detto il dirigente del Servizio Agricoltura della Regione Marche.

In particolare a Barcaglione le attività riguardano l’olivicoltura e l’utilizzo dei mezzi agricoli, mentre a Montacuto, considerata la vocazione dell’area, ci si occupa di viticoltura. A Macerata Feltria, infine, spazio ad apicoltura e vivaismo.

In base all’intesa siglata Regione e Provveditorato, concorderanno annualmente attività e progetti, per una efficace opera congiunta di recupero e valorizzazione sociale.