Ancona, 21 novembre 2011 – Il Consiglio comunale di Ancona torna da oggi nelle sale dell'antico Palazzo degli Anziani, già sede delle magistrature cittadine (foto).

L'assise si è riunita per la prima volta nella sala ultratecnologica (dotata, tra l'altro, di un grande maschischermo) ristrutturata per l'occasione e destinata ad ospitare anche le prossime sedute. I consiglieri sono stati accolti dal presidente dell'assemblea, Letizia Perticaroli, il cui discorso è stato trasmesso dai diffusori, che, tuttavia, non sono riusciti ad annullare il forte riverbero dovuto alle caratteristiche acustiche del locale.

La Perticaroli - annunciando che l’inaugurazione vera e propria avverrà in una data ancora da definire - ha rievocato le principali tappe della storia del palazzo, mentre dopo di lei il sindaco Fiorello Gramillano ha relazionato sui passaggi della rimessa in funzione dell’edificio, esprimendo l’auspicio che essa possa contribuire alla rivitalizzazione del quartiere Guasco, cuore dell’antico centro storico della città. Infine, i lavori hanno avuto inizio.

 

 

Il Pdl: "Uno spreco di risorse"

Uno ‘’spreco di risorse pubbliche in un momento di gravi difficolta’ economiche per soddisfare mancate ambizioni personali’’. Questo il parere del pidiellini, espresso in una conferenza stampa a margine della prima seduta del Consiglio comunale nella nuova sede di Palazzo degli Anziani.

Diverse le critiche: in primo luogo, il numero ‘’limitato’’ di posti per il pubblico (40-50): "Come ospiteremo gli operai Fincantieri nella seduta che tratterà della crisi dell’impianto?". Secondo i cosiglieri del Pdl, inoltre, l'aula sarebbe inutilizzabile per altri generi di riunioni e assemblee, come invece avveniva per l’aula consiliare a Palazzo del Popolo, sede principale del Comune.


E poi le telecamere ‘’ultratecnologiche’’ di tipo ‘’dome’’, giudicate superflue per le effettive esigenze di sorveglianza; le sedie fatte arrivare dalla Germania (‘’quando le Marche, con tutti i celebri marchi che vi hanno sede, sarebbero andate benissimo per la fornitura’’). E ancora, monitor anch’essi ‘’ultratecnologici’’ a scomparsa per ciascun assessore, nonché il dispositivo con tesserino elettronico per le votazioni.
 

Inoltre, è stato più volte rimarcato la difettosità dell’acustica della sala ‘’che rende impensabile potervi lavorare per ore’’. ‘’Certo - hanno aggiunto - andando con la mente alla fallimentare acustica del Teatro delle Muse non si poteva certo immaginare che avreste fatto di meglio per questa sala, ma su questo problema sara’ necessario che ci torniate al piu’ presto’’. Tutto cio’ - e’ stato il commento finale - in un momento in cui si discute sulla riduzione dei costi della politica: non capiamo proprio come i cittadini non vengano qui a protestare’’.