Ascani sindaco, Castelfidardo al Movimento 5 Stelle

Ballottaggio, svolta dopo 19 anni: la città della fisarmonica è il primo Comune della provincia amministrato dai grillini. La resa di Adamo

Castelfidardo, il nuovo sindaco Ascani festeggia con il Movimento 5 Stelle (Foto Santini)

Castelfidardo, il nuovo sindaco Ascani festeggia con il Movimento 5 Stelle (Foto Santini)

Castelfidardo (Ancona), 20 giugno 2016 – A Castelfidardo ha vinto il «nuovo». La città della fisarmonica ha fatto il ribaltone al ballottaggio scegliendo il suo sindaco, Roberto Ascani del Movimento cinque stelle, il primo «grillino» della Provincia. Il pentastellato ha battuto al ballottaggio per uno scarto di 1.122 voti il candidato Henry Adamo di Solidarietà popolare, gruppo al governo di Castelfidardo da 19 anni, nella cui lista figura il sindaco uscente Mirco Soprani al termine del secondo mandato. Al primo turno i due «contendenti» sono stati separati da una differenza di 268 voti, in testa Adamo che aveva intercettato il 29,06 per cento dei consensi seguito da Ascani che aveva raccolto il 25,94 per cento. 

A uscire vincitore dallo scrutinio delle schede nei 16 seggi che si è protratto fino all’1 di stanotte invece è stato proprio Ascani con il 57,46 per cento, 4.319 voti, contro Adamo, 3.197 voti per il 42,54 per cento. «E’ stata forte forse la voglia di rinnovamento nell’elettorato, quasi fisiologica, anche se eravamo stati noi a introdurre l’antipolitica, quella però più radicata sul territorio rispetto a questa. Abbiamo fatto il nostro meglio e adesso facciamo loro gli auguri», ha detto Adamo stanotte.

Bassa l’affluenza, punto debole di questa tornata elettorale: a mezzogiorno era all’11,91 per cento, alle 19 è salita al 34,98 per arrivare al 49,53 per cento alle 23 per 7.708 votanti, in calo rispetto al primo turno di domenica 5 quando alle 23 i votanti erano 8.853 su 15.562 aventi diritto per 56,89 per cento, già comunque in diminuzione rispetto ai 65,96 delle comunali del 2011 dove si è votato fino alle 15 del lunedì.

Non sono mancati i problemi. È giallo su una foto scattata all’interno di un seggio e poi postata su Facebook: un fidardense avrebbe introdotto il cellulare nella cabina elettorale per immortalare la croce sulla sua scheda e rendere nota così al candidato la sua preferenza, una condotta che gli è costata una segnalazione ai carabinieri. C’è già la composizione del nuovo Consiglio Comunale con 10 seggi assegnati alla maggioranza e 6 suddivisi fra i partiti di opposizione. Storicamente è la sesta volta che Castelfidardo deve ricorrere al ballottaggio, una costante da quando è stato introdotto.