Ancona, 3 ottobre 2012 - Il cardinale Angelo Comastri è tra le persone che scambiavano confidenze con l’ex maggiordomo del Papa accusato di furto di documenti riservati. Non sono buone le notizie che riguardano oggi la persona che nel 1996 fu eletto alla carica di delegato pontificio per la santa Casa di Loreto, forse troppo vicino all’ex maggiordomo papale Paolo Gabriele con cui avrebbe avuto contatti e scambiato confidenze sui problemi riguardanti la santa Sede. Un fatto che è stato citato ieri nella seconda udienza del processo a Città del Vaticano, in seguito a quanto emerso dall’interrogatorio reso a Gabriele dal giudice Piero Antonio Bonnet lo scorso 6 giugno.

 

La ricostruzione però non convince l’accusato che ieri non l’ha totalmente riconosciuta in tribunale, definendola troppo semplicistica: Gabriele avrebbe ribadito infatti di non aver avuto altri complici nell’appropriazione dei documenti poi fotocopiati. Il nominativo del cardinale tanto caro alla città di Loreto però è già stato proferito tre mesi fa dallo stesso accusato, andando a creare un’onta che pesa enormemente sulla persona del cardinale. Oltre a Comastri, tra la lunga lista di nomi, risulta esserci anche il vescovo Francesco Cavina, il cardinale Paolo Sardi e altre persone che furono molto vicine al Papa in passato, tra cui la sua ex segretaria Ingrid Stampa.

Silvia Santini