Falconara Marittima (Ancona), 30 maggio 2013 - Un infortunio sul lavoro è accaduto stamattina alla raffineria Api di Falconara, dove il personale diretto e dell'indotto è impegnato nella manutenzione degli impianti da riavviare dopo lo stop scattato a dicembre.

Due operai itaiani (sui 40 anni) di una ditta esterna (la Ferplast di Taranto), impegnati a smontare una valvola, sono rimasti ustionati mentre lavoravano ad un impianto, a causa di un getto di vapore acqueo. Soccorsi subito dal personale sanitario interno, sono stati trasportati in pochi minuti all'ospedale di Torrette.

Sono gravi le condizioni di uno dei due: Francesco Fiore, 54enne originario di Veglie (Lecce) è infatti in prognosi riservata all’ospedale di Torrette di Ancona, con ustioni di secondo grado sul 46% del corpoGiovanni Calcagnile, 45enne di Veglie (Lecce) invece, che aveva ustioni alla fronte, è stato dimesso dopo essere stato medicato.

"Andremo fino in fondo con un’analisi interna per capire cosa è successo e per fare in modo che non ci siano altri incidenti". Queste le parole che l’ad di Api Raffineria Giancarlo Cogliati ha rivolto ai giornalisti. Secondo Cogliati, comunque, "non ci sono difetti nelle apparecchiature che sono in fase di riavvio" in vista della ripresa della raffinazione a luglio. ‘’Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è garantire l’assoluta incolumità di chi lavora qui e di chi tornerà a lavorarci a luglio. Anzi, abbiamo un record come uno dei siti più sicuri di tutta Europa. Oggi è un giorno molto brutto, sia per i due lavoratori infortunati, sia per la macchia sulla nostra pagella di 10 e lode in materia di sicurezza’’.

Poco dopo la fuga di vapore che ha ustionato due operai, l’arcivescovo di Ancona monsignor Edoardo Menichelli ha visitato il sito dell’Api nell’ambito di una vista pastorale in programma da tempo, dedicata al tema del lavoro e che ha interessato anche altre aziende della zona. Il presule è stato informato di quanto era accaduto e ha impartito la benedizione.