Numana (Ancona), 9 luglio 2013 - C’e’ un fermo per l’omicidio della squillo romena, Adriana Mihaela Simion di 26 anni, trovata morta la notte tra il 7 e l’8 aprile scorso nella sua casa di Marcelli di Numana, in provincia di Ancona, dove si trovava in affitto e dove si prostituiva cercando clienti tramite annunci su siti e riviste.

Il fermato è un uomo di 34 anni, un imprenditore residente a Castelfidardo. Il movente dell’omicidio della giovane donna è ancora da chiarire. Il suo presunto assassino, sentito per tutta la notte nella caserma dei carabinieri della Montagnola, avrebbe fatto parziali ammissioni. A lui i militari del Reparto operativo di Ancona, guidati dal colonello Luciano Ricciardi, sono arrivati grazie a indagini tecnico scientifiche e in particolare a riscontri sul Dna.

La giovane prostituta era stata uccisa con una trentina di coltellate. A trovare il corpo della ragazza, che aveva cercato di sfuggire al proprio assassino nascondendosi sotto al letto, furono il fidanzato, un’amica ed un altro giovane, tutti romeni, che subito chiamarono i carabinieri. L’uomo, che al momento sta venendo ascoltato presso la caserma dei carabinieri della stazione Principale in via della Montagnola ad Ancona, sarebbe un italiano.

 

Alcuni cronisti che si trovavano davanti alla caserma della Montagnola hanno visto intorno alle 20:40 un’auto civetta uscire dalla caserma con dei carabinieri in borghese a bordo. Sul sedile posteriore, tra due militari, un uomo con una t-shirt scura, i capelli corti, che teneva il capo basso. Non si sa se sia l’uomo sospettato per l’omicidio della prostituta, forse un cliente, e dove veniva portato.