Fabriano (Ancona), 7 gennaio 2014 - UN SERPENTONE di auto incolonnate lungo la Statale 76 con circa duecento persone in marcia a velocità contenuta. E' quanto è previsto per domani giorno del viaggio collettivo ad Ancona dei lavoratori Jp (ex Ardo) per l'ennesima battaglia da quando, nel 2007, è iniziata la Via Crucis degli operai dell'azienda di elettrodomestici.

Domani, dunque, il nuovo capitolo della trasferta in Tribunale ad Ancona con le auto in parata dalla città fino al capoluogo. Alle 8 è infatti previsto il ritrovo davanti allo stabilimento di Santa Maria per poi trasferirsi in massa nel capoluogo dove è in programma la prima udienza del processo d'appello per l'annullamento della vendita dell'impresa dal Ministero all'industriale cerretese Giovanni Porcarelli.

Lavoratori e sindacati saranno in sit in prolungato nel piazzale antistante la sede del Tribunale per protestare contro l'azione delle banche dopo la sentenza di primo grado a loro favorevole che ha stabilito come i 13 milioni di euro versati dall'acquirente siano troppo pochi rispetto ad un prezzo giusto individuato dal giudice in non meno di 54 milioni di euro. “Va specificato – evidenza il segretario provinciale Fiom-Cgil Fabrizio Bassotti – che questa manifestazione non è contro la Magistratura. Piuttosto si tratta di un'azione di dissenso nei confronti dell'atteggiamento di quelle stesse banche che prima delle vendita dell'ex Ardo diedero l'assenso a maggioranza nel comitato di sorveglianza dei creditori, ma sùbito dopo l'avvenuta cessione hanno deciso di impugnare l'atto”.


Alessandro Di Marco