Jesi (Ancona), 31 marzo 2014 - IN COMA etilico a sedici anni dopo lo sballo in discoteca. E’ stata ricoverata nella notte tra sabato e domenica, all’ospedale di Jesi, dopo essersi sentita male mentre festeggiava con gli amici. Un tranquillo sabato sera iniziato prima della mezzanotte con gli amici e poi proseguito in una discoteca di Monsano che per l’occasione aveva organizzato la serata «One love» con musica afro e dj di fama nazionale.

LA studentessa jesina, C.B. le sue iniziali appena sedicenne, deve aver davvero esagerato perché all’arrivo al pronto soccorso le sue condizioni erano preoccupanti: visto l’elevato livello di alcol che aveva nel sangue sabato notte, sarà effettuato anche il test di gravidanza. La ragazza è stata ricoverata, ma sarebbe fuori pericolo di vita.

La brutta notizia si è presto diffusa tra i ragazzi e i genitori preoccupati per un fenomeno che sta sempre più crescendo. La richiesta è di maggiori controlli nei locali. «Mia figlia sedicenne – riferisce il genitore di una ragazza che ha trascorso la serata insieme alla 16enne – mi racconta di giovani che fumano tranquillamente spinelli davanti ai locali e in alcuni casi anche dentro. Per non parlare dell’alcol tra giovani e giovanissimi, divenuto una vera e propria piaga. Siamo fortemente preoccupati».

E’ DI ALCUNI GIORNI FA il caso di un giovane jesino, tredicenne arrivato al pronto soccorso di Jesi in coma etilico. Frequenta le scuole medie della città e sarebbe caduto vittima di «Nek nomination» il ‘folle’ gioco «alcolico digital» che corre su Facebook. Una moda che consiste nel bere superalcolici, filmarsi mentre lo si fa e postare il tutto sulla propria bacheca Facebook.

Dopodichè, sempre in video, si nomina qualcun altro affinché in 24 ore, realizzi il suo video e nomini un’altra persona, in una catena di Sant’Antonio che ha avuto anche effetti mortali. Il fenomeno a colpi di condivisioni sui social network, è partito da un gruppo di studenti universitari australiani (nazione in cui il problema dell’alcol tra i giovani è dilagante), e ben presto si è diffuso in tutto il mondo, causando solo nel primo trimestre di quest’anno la morte di dieci ragazzi, tra cui giovanissimi.

Facendo il giro del web questa moda è approdata anche tra gli jesini e il tredicenne avrebbe girato quel video un sabato sera di una ventina di giorni fa, prima di andare in discoteca con gli amici. Alcolici e superalcolici che hanno causato un effetto micidiale nel giovane corpo del ragazzo. Coma etilico anche per lui, ricovero per alcuni giorni all’ospedale di Jesi, ma fortunatamente non si sarebbero evidenziati danni permanenti. Rischiare la vita a 13 anni per un gioco assurdo, aggiunto allo sballo della discoteca. Succede anche da noi.

Sara Ferreri