Ancona, 3 maggio 2014 - Sono due i morti a causa della tremenda ondata di maltempo che si è abbattuta sulle Marche. Entrambe le vittime a Senigallia, la città più colpita dall'alluvione. La prima tragedia è avvenuta a Roncitelli, una frazione (foto). La vittima è Nicola Rossi, un uomo di 86 anni colpito da un arresto cardiaco: con le strade bloccate da fiumi di fango e acqua, l'ambulanza non è riuscita a raggiungere in tempo la casa. Un'eliambulanza è arrivata sul posto e il medico si è calato con un verricello per prestare soccorso, ma per l'uomo era troppo tardi. "Il signore di 86 anni è morto per arresto cardiaco nell'elisoccorso che lo stava trasportando in ospedale e non perchè l'autoambulanza non è arrivata in tempo. Non mi risulta inoltre ci siano state autoambulanze bloccate dal fango". Lo ha detto in serata la responsabile della protezione civile di Senigallia Susanna Balducci.

A Borgo Bicchia, altra frazione di Senigallia, la seconda vittima. Si tratta di Aldo Cicetti, 80 anni, disperso nella piena del fiume Misa. Lo si è appreso dalla Regione Marche. L’uomo non avrebbe fatto in tempo a mettersi in salvo, dopo aver aiutato altre persone. 

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche ha effettuato diversi interventi di recupero con l’elicottero Icaro 2 del 118 nelle località del Senigalliese colpite dall’alluvione del Misa, e in Vallesina, dove è esondato l’Esino. In uno dei soccorsi un giovane è stato tratto in salvo fuori da un supermercato dove era rimasto aggrappato ad una pensilina per non essere trascinato via.

"Sicuramente chiederò lo stato di emergenza". Lo ha detto, intervistato da Skytg24, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. E ha aggiunto: "Senigallia è completamente allagata, impercorribile".

Senigallia

"Sono ancora qualche migliaio gli abitanti di Senigallia e delle frazioni a sud rimasti senza energia elettrica e telefono dopo che l’alluvione ha invaso le cabine Enel". Lo dice il capo della Protezione civile regionale Roberto Oreficini. "Gli albergatori sono pronti a ospitare gli sfollati, e i pazienti di una casa di cura isolata, Villa Silvia, ricevono pasti caldi portati dall’ospedale civile". Il livello del Misa è sceso, ma l’allerta meteo "resta fino a domani, perché piove ancora".

Sono stati istituiti tre punti di raccolta per i cittadini rimasti privi di alloggio o in difficoltà a causa dell’alluvione: la Scuola materna per l’infanzia in località Cannella, il Palazzetto dello Sport di Campo Boario (via dello Stadio, accanto allo stadio centrale), la Scuola media Marchetti in viale dei Gerani. Ne dà notizia la Protezione civile regionale. Nel corso della serata e della notte, saranno presenti sul territorio equipaggi delle forze di polizia e del volontariato di Protezione civile, ai quali ci si potrà rivolgere per chiedere soccorso. La sede del Centro operativo comunale (Coc) di Senigallia è in funzione 24 ore su 24 presso il Comando dei vigili urbani di piazza Garibaldi. La Protezione civile sta coordinando a Senigallia lo smistamento di 300 brande, 700 coperte e torri faro in arrivo con una colonna mobile di soccorso nei tre centri di accoglienza attrezzati per l’assistenza agli sfollati in tre scuole della città. Si cerca di dare un tetto a chi ha la casa invasa da un metro d’acqua, o a chi non riesce a raggiungere la propria abitazione per problemi di viabilità. Superlavoro per i tecnici dell’Enel che cercano di ripristinare le cabine elettriche, e per quelli addetti al monitoraggio dei ponti stradali e ferroviari.

Il capo della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, che dal Coc di Senigallia coordina gli interventi di soccorso nella zona più colpita dall’alluvione. Proprio a Senigallia si stanno concentrando i mezzi di soccorso (anche da fuori regione) e il volontariato. "Presso la palestra del campo Boario - informa il consigliere comunale Paradisi - è stato allestito un campo della Croce rossa per dare rifugio agli sfollati".

Sempre nella città della Rotonda è esondato il Cesano (video). Visto l'allagamento sono stati chiusi i caselli in entrata e in uscita dell’autostrada A14. Per coordinare gli interventi di emergenza è stata aperta la Sala operativa provinciale di Ancona, e il Coc del Comune di Senigallia. Il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ha chiesto ai cittadini di "non interferire con le operazioni di sicurezza. In questo momento i curiosi rappresentano un grave intralcio agli interventi necessari per garantire l’incolumità di tutti i cittadini". "Chiediamo a tutti di collaborare restando in zone sicure e di non utilizzare le autovetture", aggiunge il sindaco.

Interventi complicati nel recupero e assistenza alle persone, come all’Istituto Corinaldesi (qui un centinaio di persone) e nella scuola Marchetti dove alcune scolaresche sono rimaste bloccate per la piena del fiume Misa. Volti atterriti, genitori in lacrime: i ragazzi e gli adulti rimasti bloccati per ore nell’Istituto Corinaldesi vengono caricati a piccoli gruppi su camion dei vigili del fuoco, che per raggiungerli hanno attraversato strade ancora invase dal fango e dall’acqua. Un trasbordo che si presenta lungo e complesso, con la città ancora divisa in due, le comunicazioni telefoniche difficilissime e un fiume di fango che invade il centro storico. I negozi sono tutti chiusi, e la gente viene invitata a spostarsi solo in caso di urgenza estrema. In via Capanna un gruppo è entrato in una struttura sportiva a ridosso di via Capanna, sfondando una porta di accesso.

Sempre nel Senigalliese è stata evacuata a scopo precauzionale la frazione di Vallone ospitando gli abitanti in due scuole. Le sponde del fiume Misa, la cui portata ha raggiunto livelli critici, sono stati rialzate artificialmente. 

 

Viabilità: aggiornamenti

Nelle Marche le ferrovie e l’aeroporto di Ancona Falconara sono operativi, così come la SS16, dove però posti di blocco impediscono l’accesso alle aree allagate. Chiusa in entrambe le direzioni di marcia anche la Sp 360 Arceviese, per l’esondazione di un torrente fra Casine di Ostra e Pianello (Ancona). Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco e alla Protezione civile regionale da parte di cittadini in difficoltà. I centralini sono in tilt e qualcuno, non riuscendo a mettersi in contatto con i pompieri, si rivolge addirittura al 118. Dopo i rallentamenti lungo il tratto marchigiano della linea ferroviaria Adriatica, dovuti al maltempo, la circolazione ferroviaria è tornata alla regolarità. Lo fa sapere il Gruppo Ferrovie dello Stato.

Jesi

Un uomo di 85 anni, che alle 5 del mattino era rimasto bloccato con l’auto in un sottopasso di Jesi completamente allagato dalla pioggia, in via Fontedamo, è stato portato in salvo da una pattuglia dei carabinieri. Deve la vita alla telefonata al 112 di un altro automobilista, che aveva notato la vettura in panne, una Fiat multipla, spinta dalle correnti verso i piloni del ponte. L’anziano è stato raggiunto a piedi dai militari ed estratto a fatica dall’abitacolo, ormai invaso da un metro di acqua. Nonostante un principio di ipotermia e lo choc, sta abbastanza bene. Nuova esondazione del Fiume Esino nella Riserva Naturale di Ripa Bianca, un’area a forte rischio di dissesto nel territorio di Jesi. "Stamattina di nuovo fiume in piena, impossibile raggiungere la sede della Riserva, sottopassi tutti allagati - scrive su Facebook il WWf che gestisce l’area -. Riproviamo ad entrare nella Riserva oggi pomeriggio e poi vi aggiorneremo. Domani la Riserva rimarra’ chiusa alle visite".

Chiaravalle

A causa dell’esondazione del torrente Triponzio, alcune case della frazione Sant’Andrea a Chiaravalle sono rimaste isolate. L’acqua ha invaso scantinati e piani terra degli immobili. I vigili del fuoco hanno raggiungendo l’area con dei gommoni per portare soccorso ai residenti. Sempre a Chiaravalle, si teme un’altra esondazione in via Fabriano, nei pressi della Caserma dei carabinieri: alcune famiglie sono già state evacuate. Grossi disagi anche a Osimo (foto).