Senigallia, tenta di uccidersi con il monossido: salvato dai carabinieri

L'uomo ha collegato un tubo con la marmitta della sua auto, parcheggiata in garage, e l'ha accesa. Ma qualcuno si è accorto di tutto e ha allertato i militari dell'Arma

Un intervento dei carabinieri

Un intervento dei carabinieri

Senigallia (Ancona), 31 ottobre 2014 - Problemi di carattere economico lo avevano spinto a compiere un gesto estremo, ma l’intervento dei carabinieri dopo aver ricevuto una segnalazione ha evitato un tragico epilogo. Protagonista della vicenda un 48enne mediatore finanziario senigalliese, alle prese evidentemente con gli effetti della crisi. Così ha raggiunto il garage della abitazione in via Capanna; qui ha collegato un tubo di plastica alla marmitta della sua Ford Fiesta e dopo aver acceso il motore, ha fatto passare il tubo all’interno dell’abitacolo.

Il suo intento era quello di suicidarsi con le inalazioni di monossido di carbonio; ma qualcuno che ha notato i suoi movimenti ha chiamato il centralino dei carabinieri. Una pattuglia nell’arco di pochi minuti ha raggiunto il posto. In effetti nel garage in questione, i militari hanno trovato il 48enne all’interno dell’abitacolo della Ford Fiesta con il motore acceso. Il mediatore finanziario se pure aveva respirato il gas di scarico della sua utilitaria, era ancora cosciente, se pure debilitato.

Soccorso dai carabinieri che gli hanno prestato le prime cure del caso, il 48enne è stato affidato ai sanitari del 118 che in ambulanza lo hanno trasportato in ospedale. I medici del pronto soccorso che lo hanno visitato, hanno deciso di ricoverare il promoter per accertamenti, in attesa di giudicarlo completamente fuori pericolo e quindi dimetterlo. Il mediatore ha ammesso di aver agito in un momento di forte sconforto.