Simula il furto dello scooter per non pagare 550 euro di multa, ora rischia il carcere

Un 30enne è stato denunciato dai carabinieri

Carabinieri

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Ancona, 7 luglio 2015 - Pensava di riuscire a evitare di pagare una multa denunciando il ‘falso’ furto del proprio scooter, ma i carabinieri della Stazione di Ancona Brecce Bianche lo hanno scoperto e denunciato per simulazione di reato e danneggiamento di beni sottoposti a sequestro. Adesso il trentenne anconetano rischia il carcere.

Lo scooter era stato sottoposto a fermo amministrativo poiché era stato trovato in sosta privo della copertura assicurativa. Il proprietario aveva contestato il fatto, sostenendo che lo scooter era stato rubato e quindi ha pesentato denuncia. Successivamente, non contento, il trentenne ha fatto ricorso al giudice di pace contro la contestazione amministrativa, allegando alcune foto del motociclo, su cui erano stati evidenziati i segni di effrazione e di manomissione del meccanismo di accensione, il tutto a sostegno della tesi del furto.

Peccato, però, che prima di lui ci avevano pensato i carabinieri di Brecce Bianche a realizzare un fascicolo fotografico dello scooter, smascherando il piano e facendo emergere il tentativo di simulare il reato per non pagare la multa, mettendo in scena un falso furto del motoveicolo, danneggiandone ad hoc alcune parti.

Ora il conto da pagare per il trentenne sarà molto più caro visto che, a fronte di poco più 550 euro di sanzione amministrativa, il “furbetto” dovrà affrontare un processo nel quale rischia una pena che va da uno a tre anni di reclusione e pagare il doppio della sanzione amministrativa prevista.