Spaccate, la banda colpisce ancora, vetrate rotte in tre negozi

Jesi, i colpi sono ormai 23. Sale la rabbia dei commercianti

Una delle ultime spaccate

Una delle ultime spaccate

Jesi (Ancona), 8 febbraio 2016 - Un giorno di pausa e ancora altre spaccate, tre, ai danni di attività commerciali nel cuore della notte, stavolta a colpi di vanga e pala oltrechè calci. Siamo a quota 23 (più un paio tentate) in meno di un mese, la maggior parte tra il centro e le zone Prato, Boario fino alle porte della zona industriale. Tre colpi il primo all’1,30 nell’area del centro commerciale Gallodoro, al negozio di articoli sportivi «Domusfit» dove, dopo aver scardinato un’anta della porta (antisfondamento) di ingresso con dei forti calci, sono andati dritti alla cassa prelevando 150 euro. Quasi quattro ore dopo altri due colpi a due chilometri e mezzo di distanza, in via Pirani.

Danneggiata a colpi di vanga (trovata sul posto come la pala) la vetrina del negozio di abbigliamento «Skipper» aperto da appena un mese. Ma nonostante la ‘spaccata’ non sono riusciti a entrare. Probabilmente poco prima hanno forzato con una pala la porta laterale del ristorante «L’Isola» (ex Mari e Monti) per arraffare 40 euro di spiccioli dalla cassa e qualche bottiglia di vino. Qui una seconda porta del ristorante è stata spaccata ma senza successo. «Abbiamo aperto l’attività da quattro mesi a questo punto dovremo mettere delle telecamere – dice il titolare Alessandro Ferrara – ma non ci abbatteremo. Proprio ieri per la prima volta abbiamo acceso i fari laterali appena installati proprio per paura di furti. E poco prima di mezzanotte è stato visto qualcuno aggirarsi proprio qui, forse un sopralluogo».

A mettere in fuga i due giovani in bici, un ragazzo che ha sentito abbaiare i cani alle 5,30: «Ho sentito dei rumori sono uscito: due giovani saltavano la rete e si sono dati alla fuga in bici». «Purtroppo non avevamo avuto tempo di fare l’assicurazione – riferisce Antonello Cisternino di Skipper – questa non ci voleva proprio, avevamo appena aperto. Speriamo che prendano questi balordi». Al vaglio dei carabinieri le immagini delle telecamere.