Ancona, 15 luglio 2011 - Torna 'Adriatico Mediterraneo', il festival internazionale che opera attraverso la cultura per creare una coesione tra i paesi del bacino Adriatico-Mediterraneo e dell'Area Balcanica. Un progetto aperto alle Istituzioni internazionali e territoriali, mirato al coinvolgimento di altri paesi e alla ricerca del radicamento sul territorio attraverso un connubio sempre più forte tra cultura e cooperazione.

L'edizione 2011 darà grande spazio a diverse tematiche importanti come ad esempio la 'primavera rivoluzionaria' del Nord Africa che ha catalizzato l’attenzione del mondo per lungo tempo, le tematiche legate ai Balcani e all'ex Jugoslavia, che verranno affrontate ampiamente attraverso numerosi incontri, uno sguardo particolare alla cultura israeliana in grande fermento. Poi ancora il tema del mare, in tutte le sue concezioni; come fonte di vita per i pescatori, ma anche come ostacolo e nemico involontario, per i profughi. E poi come sempre saranno protagonisti i grandi temi quali l'uguaglianza, il razzismo, la tolleranza, la situazione della donna nel mondo e in Italia.

Un festival che fa divertire, emozionare e soprattutto riflettere. Un festival che dal 20 agosto al 4 settembre porta ad Ancona ben 16 giorni (il doppio rispetto alla scorsa edizione) di musica, teatro, danza, incontri, esposizioni, cinema e gastronomia con più di 200 artisti provenienti da 15 nazioni diverse. Tantissimi appuntamenti che si svolgeranno tutti i giorni, da mattino a tarda sera, in 20 tra gli spazi più belli della città.


IL PROGRAMMA

MUSICA - Come sempre protagonista sarà la musica, veicolata da grandi artisti di Paesi e generi diversissimi. Su tutti Eugenio Bennato che il 3 settembre all'Anfiteatro arriva con il concerto – produzione del festival in prima assoluta – Le carrette del mare. Un nuovo progetto che nasce sull’onda dei recenti e toccanti accadimenti e si ispira ad una canzone di Bennato: Ninna Nanna 2002, canto di una madre al proprio bambino lungo il viaggio su una carretta del mare diretta verso la terra che rappresenta la sopravvivenza.
Poi l’attesissimo concerto di Vicente Amigo (24 agosto - Corte della Mole) uno dei chitarristi spagnoli di flamenco più acclamati al mondo. Tra i suoi successi ricordiamo la title-track della colonna sonora del film di Almodovar Parla con lei e la collaborazione con Sting per il fortunato singolo Send your love. Per l’occasione oltre a suonare molti dei suoi successi più noti, Amigo presenterà anche il suo nuovo album uscito a maggio di quest'anno, Paseo de Gracia.

Assisteremo poi al concerto del siriano Omar Souleyman (22 agosto - Corte della Mole), una mistura folklorica regionale di syrian dabke (una musica da ballo e cerimoniale originaria del nordest del paese) che si lascia influenzare dal choubi iracheno così come da effluvi turchi e curdi, suonata con chitarra, batteria elettronica e sintetizzatori vintage. Da sottolineare inoltre l'uscita in questi giorni del singolo che anticipa il nuovo album di Björk, album che sarà accompagnato da un remix dello stesso Souleyman.

E ancora Italia con Raiz, (21 agosto - Corte della Mole) che porterà sul palco un nuovo spettacolo caratterizzato da una forte impronta elettronica/dance che conterrà i brani di Ya!, album prodotto da Bustin'Loose (collettivo di produttori dei Planet Funk), ma anche i pezzi storici degli Almamegretta, di cui Raiz è stato co-fondatore e frontman per molti anni.


Grande la chiusura il 4 settembre con lo spettacolo a cura del CEN – Congresso Eucaristico Nazionale con la partecipazione di Giovanni Allevi e la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana.

 

 


FRINGE - Tra le novità rilevanti di questa edizione spicca il 'Fringe', un vero e proprio festival nel festival che dal 29 agosto al 3 settembre si snoderà per le vie del Centro di Ancona, presentando ogni sera numerosi eventi musicali e letture ad ingresso gratuito diffuse per le vie, le piazze ed i locali e gli esercizi commerciali della città, partner d’elezione dell’iniziativa.

 

TEATRO - Intensa quest’anno anche la sezione 'teatro', che vede in prima linea l'attrice francese Charlotte Rampling (diretta tra i tanti da Liliana Cavani, François Ozon e Luchino Visconti) che arriva in esclusiva italiana il 2 settembre al Teatro delle Muse con un reading dedicato al poeta greco Kostantinos Kavafis e alla poetessa francese Marguerite Yourcenar, in scena con lei l’attore greco Polydoros Vogiatzis.
Imperdibile poi l’intenso spettacolo Rumore di acque del Teatro delle Albe dedicato alle vittime delle migrazioni disperse nei nostri mari, con la regia di Marco Martinelli, in scena Alessandro Renda e le musiche eseguite del vivo dai Fratelli Mancuso (28 agosto - Corte della Mole).
E la straordinaria classe di Licia Maglietta in scena con Manca solo la domenica (25 agosto - Corte della Mole), un monologo ironico, grottesco e surreale scritto dalla catanese Silvana Grasso.

 

INCONTRI - Impossibile dimenticarsi della sezione 'incontri', sezione che più di tutti stabilisce l’assetto comunicativo del festival, invitando le persone a confrontarsi con le tematiche rilevanti della nostra attualità e della nostra storia. Quest'anno gli incontri sono divisi in due settimane. La prima verterà sul Mediterraneo, per cui ricordiamo l’intervento dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun. Il 20 agosto sarà proprio lui ad inaugurare il festival (ore 18 – Segretariato Adriatico Ionico) ricevendo il premio Adriatico Mediterraneo per l’impegno nella lotta contro il razzismo.

Poi alle 21 avrà luogo alla Corte della Mole l’incontro 'La rivoluzione dei Gelsomini. Cronaca dalla sponda sud' con Tahr Ben Jelloun e Eric Salerno. E poi l’incontro 'Dialogo sulla diversità culturale: uguaglianza, razzismi, tolleranza' con Marco Aime, 'I Gattopardi' con il magistrato antimafia Raffaele Cantone e la tavola rotonda dal titolo Un nuovo Mediterraneo. Islam e Democrazia con il sociologo Renzo Guolo, il professore Franco Rizzi, il giornalista egiziano Mohamed Sohair e lo scrittore Giuseppe Goffredo.


Mentre la seconda settimana si riallaccerà alle tematiche dei Balcani per cui ricordiamo: 'Le sfide dei Balcani' con Dragutin Hedl, poi Niente di vero sul fronte occidentale con Ennio Remondino, 'Pane nostro. Una metafora del Mediterraneo' con Predrag Matvejevic (Bosnia/Croazia) e S'torie dell'Ex Jugo' con Bora Kosic (Croazia/Serbia) e Dragan Velikic (Serbia).

 

MOSTRE - Ben fornita sarà quest’anno anche la sezione 'mostre' che vede in piedi sei allestimenti. La mostra 'Do JU Remember' (Palazzo degli anziani), per ricordare una serie di conflitti insensati e violenti che hanno sconvolto l’ex Jugoslavia e coinvolto l’Europa emotivamente. 'Egitto senza Piramidi' (Museo Archelogico), per la prima volta in Italia si propone l'esposizione degli originali del disegnatore egiziano censurato Magdy El Shafee, che con la sua Graphic Novel Metro ha scosso l'opinione pubblica internazionale. 'Gomorrah girl' (Palazzo Camerata) di Valerio Spada, che racconta attraverso la fotografia la vita delle ragazze di uno dei quartieri più difficili di Napoli. 'Uomini in mare - fotografie di Paolo Zitti' (Mercato Ittico al Mandracchio), una ricerca durata due anni che mette in luce gli aspetti più duri del mestiere del pescatore e i legami che si stabiliscono tra persone provenienti da paesi e culture diversi. 'Tramare in grande' (Aula del Mare) in collaborazione con il laboratorio studio arti tessili La Congrega, un viaggio “dentro” le fibre tessili, un laboratorio didattico-creativo. E la mostra 'Mare Mostrum – Ultimo Atto' (Legatoria Librare e altri spazi) una rassegna, giunta al terzo anno, che promuove alcuni artisti che rinnovano, nel significato simbolico e fisico, il soggetto “mare”.

 

CINEMA - Torna come sempre la sezione 'cinema', dedicata quest’anno al cinema israeliano che da circa dieci anni riscuote grande interesse da parte della critica come dimostrano i premi vinti ai festival di Cannes e Venezia (Meduse, To take a wife) e le nomination agli Oscar (Valzer con Bashir). Verranno proiettati i capolavori di registi quali: Ari Folman, Samuel Maoz, Eran Rilklis, Oded Davidoff, Eran Korilin, Goran Duckic, Tatia Rosenthal e Edgar Keret. Quest'ultimo sarà anche ospite del festival il 25 agosto alle ore 18 alla Loggia dei Mercanti, dove presenterà le sue opere letterarie in un incontro pomeridiano con il pubblico, poi alle ore 20 presenterà con sua moglie Shira Geffen la proiezione del film Meduse, loro esordio alla regia.

 

DANZA - Poi la sezione 'danza', che prende corpo con la stupenda Iris Erez, (coreografa e ballerina israeliana) che con il suo gruppo presenta Homesick (28 agosto – Teatro Studio) una serie di incontri che ridefiniscono l’idea di territori occupati, spazio intimo e spazi sociali, facendo nascere domande sull’inevitabile e necessaria presenza dell’altro dentro di noi.

 

AMBIENTE - La sezione 'ambiente', che vede in scena il 3 settembre il convegno sullo stato di salute del nostro mare, in collaborazione con gli assessorati all’Ambiente e all’Internazionalizzazione della Regione Marche. Per l’occasione in data 4 settembre al Porto di Ancona (durante la festa del mare) verranno liberati alcuni esemplari di Tartaruga Marina, indicatore della qualità ecologica marina e messaggero di pace.

 

GASTRONOMIA - Per ultima la sezione 'gastronomia' con 'Le Repubbliche Marinare'; una serie di serate con allestimenti di spazi per degustazioni accompagnate da musica e letture, organizzate in collaborazione con il Circolo Culturale Equo & Bio che propone anche una mini chermesse Ancona porta d'oriente dedicata a concerti, danze, recital e defilé di costumi tradizionali.

Un festival dunque in continua crescita. Una crescita artistica: sempre più sezioni proposte; una crescita geografica: sempre di più Paesi coinvolti; una crescita tematica: sempre più argomentazioni affrontate e soprattutto un crescita di pubblico: che ha portato il festival fino ai 70.000 spettatori della scorsa edizione. É evidente poi la crescita che questo festival regala ogni anno al suo territorio, che per qualche giorno può sentirsi veramente il centro del Mediterraneo.

 

SPACCA: "E' UN MOMENTO DI RIFLESSIONE SUL RUOLO DEL NOSTRO MARE"

Il Festival Adriatico Mediterraneo è un evento entrato nel cartellone delle più prestigiose manifestazioni culturali internazionali. Con il suo mix di spettacoli e momenti di riflessione sul ruolo del nostro mare, sulla sua cultura e sugli uomini che lo vivono, la manifestazione riesce ogni anno ad accendere i riflettori sulle Marche e su Ancona, ormai crocevia delle relazioni politiche, culturali, religiose in Adriatico. Il Festival, quest’anno, assume un sapore del tutto particolare: non solo perché si svolgerà nei dieci giorni precedenti il XXV Congresso Eucaristico Nazionale, proiettando Ancona e le Marche al centro dell’attenzione mediatica internazionale per quasi un mese, ma anche perché in concomitanza con questa edizione del Festival, dal 27 agosto al 3 settembre, la Regione Marche darà vita ad un evento dedicato alla Macroregione Adriatica. Un evento che punta a sottolineare il processo di costruzione dal basso della strategia della Macroregione, rappresentando tutte le esperienze maturate, in dieci anni di iniziative e impegni, che hanno visto come protagonisti il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, il Forum delle Città, Uniadrion la rete delle Università, l’Euro Regione Adriatica che ha sede a Pola, la Segreteria dell’iniziativa Adriatico Ionica (IAI) con sede ad Ancona.  Tante iniziative che stanno restituendo protagonismo, unità e forza all'Adriatico. Quella stessa forza che, grazie alla passione dei suoi animatori e all’entusiasmo del pubblico, si esprime ogni anno nelle strade, nelle piazze, nei teatri di Ancona in occasione del Festival”.