Ancona, 16 aprile - L'Ancona è già promossa in serie C, ma restano ancora tre partite da giocare per completare il campionato. La prima si gioca domani a Isernia, trasferta infrasettimanale prima della pausa pasquale. I dorici di Giovanni Cornacchini hanno ottenuto ciò che volevano, ora inseguono i record e le soddisfazioni personali.

Di Dio è squalificato, Cacioli, Marfia e Tavares infortunati, ma non bisogna chiamarlo turnover, perché Cornacchini domani manderà in campo semplicemente chi sta meglio e chi può avere le giuste motivazioni per spingere sull'acceleratore anche contro l'Isernia, anche a campionato vinto. Il tecnico fanese proporrà dunque un 4-3-3 con Niosi tra i pali, difesa con Barilaro, Mallus, Capparuccia e Fabi Cannella, centrocampo a tre con Gelonese, Di Ceglie e D'Alessandro, tridente d'attacco con Morbidelli, Pizzi e Sivilla.

Non è un'Ancona-due, insomma, ma solo quella adatta ad affrontare con le giuste motivazioni questo terzultimo turno di campionato, prima di dare l'addio ai dilettanti. Cornacchini torna sul recente trionfo di domenica, quello vissuto in poltrona e festeggiato in centro ad Ancona con i tifosi, dopo il pari di sabato con la Recanatese e i risultati favorevoli ai biancorossi del pomeriggio domenicale. «Una bella soddisfazione - spiega -, vincere fa sempre piacere. Anche se qui ad Ancona era abbastanza scontato». Un campionato forse al di sotto delle aspettative. «Non è stato così difficile se guardiamo i punti di vantaggio. Abbiamo sofferto quando c'era da soffrire, poi la squadra è cresciuta, ha sbagliato poco durante l'annata, a differenza di altre. Abbiamo avuto continuità, anche quei pareggi che sembravano assurdi sono serviti ad accumulare vantaggio».

Bei ricordi soprattutto in trasferta. «Ricordo piacevolmente più di una partita - prosegue Cornacchini -, le vittorie di Macerata, di Sulmona, di Civitanova, quelle che sembravano le più difficili». Un'occhiata al cammino che resta. «Tengo a tutte tre queste ultime partite. Vorrei finire bene, non incassare sconfitte, continuare la striscia positiva. Non regaleremo niente a nessuno, anche perché di regali ne abbiamo ricevuti pochi».

Un pensiero al patron. «Ringrazio Marinelli perché mi ha voluto qui, mi ha dato una possibilità importante. Il suo sms dopo la gara di Macerata mi ha fatto molto piacere, ce l'ho ancora, l'ho ringraziato. Del futuro non abbiamo ancora parlato. Ci sono altre partite da giocare. Ma solo un matto direbbe che non gli piace restare qui».

Un pensiero alla serie C, però, Cornacchini se lo lascia sfuggire: «Sarà tosta, un campionato più impegnativo della C1 attuale, perché l'Ancona troverà squadre che hanno già fatto professionismo, chi sale inizialmente avrà più difficoltà». E conclude sulla sua riconferma: «Prima tocca al diesse, poi sarà lui a decidere. Per Marcaccio fiducia immensa, so che lavora benissimo e che fa gli interessi della società, dunque nessun problema».

Giuseppe Poli