Ancona, seconda sconfitta di fila. Il Bassano vince in rimonta

Al Del Conero i biancorossi passano in vantaggio, poi la disfatta

La delusione di mister Brini

La delusione di mister Brini

Ancona, 10 settembre 2016 – Seconda sconfitta di fila per l’Ancona. Al Del Conero passa il Bassano 1-2. In rimonta, con due gol nella ripresa. All’inizio e alla fine. Ancona positiva nel primo tempo, deludente poi. Disturbi intestinali dell’ultimo momento mettono ko Zampa, dentro Bambozzi. Le strigliate di Brini post Reggiana sembrano farsi sentire. Sembrano... I dorici di rosso vestiti, con tanto di logo di «Amatriciana Solidale» sulle maglie a sostegno delle vittime colpite dal terremoto, partono all’arrembaggio. Quattro angoli nei primi 4’, Bizzotto rischia anche l’autogol. La prima vera conclusione in porta è però di Proietti, Rossini non impeccabile (15’). Brividi al 27’ quando il colpo di testa di Minesso finisce di un soffio a lato. L’Ancona non riesce ad arrivare proprio alla conclusione, a parte un tiro cross di Daffara (36’). Si sveglia nel finale del primo tempo: il preludio al gol l’occasione capitata a Momenté in ritardo di un niente (42’). Il vantaggio al 45’. Bizzotto stavolta fa centro nella propria porta vanificando l’intervento di Bastianoni sul tiro di Momenté. L’Ancona ringrazia ed esulta. Dura poco però la gioia. Al 3’ della ripresa il pari: Grandolfo incorna sorprendendo un Rossini immobile. E’ il Bassano a fare la partita (Grandolfo ancora pericoloso), l’Ancona è rimasta negli spogliatoi. Nel finale, come nel primo tempo, da cenni di risveglio. Samb manca di poco il pallone di testa. Poi Momenté, sempre di testa, chiama alla parata Bastianoni. Stavolta però è il Bassano a passare in vantaggio. Definitivamente. Azione veloce e Laurenti infila Rossini per il gol vittoria. Il miracolo del pari in pieno recupero, come era avvenuto contro il Mantova, non c’è. Nel recupero i biancorossi recriminano un rigore per tocco di mani in area, poi Daffara di testa manda alto. Niente più. Qualche fischio dalla tribuna dopo il triplice fischio oltre a uno striscione polemico della Curva verso Associazione e Fondazione che però applaude la squadra che va a salutare la Nord.