Stadio senza luci, la partita è a rischio

Rimpallo tra Comune e Ancona 1905, l'ad Mancini: "Mi cadono le braccia"

Una partita allo stadio (Foto d'archivio)

Una partita allo stadio (Foto d'archivio)

Ancona, 30 settembre 2014 - Bufera sulla partita di venerdì sera e sullo stadio senza luci. Già diverse settimane fa il Carlino aveva segnalato un possibile problema di illuminazione e domenica siamo tornati a farlo, dati alla mano: in un continuo rimpallo di responsabilità tra amministrazione comunale e società, chi ci rimette davvero potrebbero essere i tifosi biancorossi.  Ieri abbiamo ascoltato le parole dell’assessore Guidotti, per il quale l’illuminazione da riparare (velocemente) allo stadio è a carico dell’Ancona 1905. Quasi istantanea, a mezzo stampa, c’è stata la replica dell’amministratore delegato Mancini, per il quale la situazione è esattamente ribaltata. I costi e il problema di montare le luci mancanti allo stadio sono a carico del Comune. E intanto nulla si muove

La risposta dell’assessore fa cadere le braccia all’Ancona. L’amministratore delegato Gilberto Mancini se la fa ripetere un paio di volte. Non ci crede che il Comune ribadisca che le spese ordinarie spettino all’Ancona nella gestione concordata a suo tempo e assegnata alla società. Quindi per fare più luce allo stadio deve pagare unicamente l’Ancona. «Non ho parole — confessa Mancini —. Ma come? I documenti parlano chiaramente, se volete ve li faccio leggere. Come si fa sostenere una teoria del genere?».

Ma non basta, secondo l’assessore allo sport non c’è alcun rischio che la partita non si possa giocare, dopo il sopralluogo che lui stesso ha effettuato nei giorni scorsi. «Anche questa — fa eco Mancini _ è solamente un’opinione personale. Per quello che ne so io oggi ci sono molti rischi che non si giochi, perché l’illuminazione è peggiore di quella scarsa che ricorderete con la Recanatese. In questi mesi sono saltate altre tre lampade. Credo che ne serva un centinaio per mettere le cose a posto, ma mi hanno detto che con una quarantina l’illuminazione sarebbe decorosa». Ricordiamo che a pieno regime i fari del Conero viaggiano con 182 lampade. Oggi ne funzioneranno più o meno neanche la metà. In ogni caso anche questa precaria sarebbe sufficiente per le riprese televisive. A proposito, non ci sarà solo la solita diretta della Lega Pro con Sportube, ma anche quella della Rai, e allora il discorso si fa ancora più grosso e delicato. 

«Le televisioni non avranno problemi in ogni caso — spiega Mancini — con i loro sofisticati apparati. Ma a noi sta più a cuore che vedano bene i tifosi, quelli che pagano. E in ogni caso decide l’arbitro se si gioca, non l’assessore. Io spero che in questi pochi giorni il Comune intervenga almeno in modo parziale». E allora a questo punto che si fa? «Guardate, la società ha ricevuto tempo fa un invito per far chiarezza per venerdì, proprio il giorno della partita. Mi sembra decisamente tardi per operare poi nel pomeriggio qualche intervento urgente. Però mi fermo qui, a questo punto la parola spetta solo al presidente Marinelli». 

In ogni caso, la vertenza andava affrontata e risolta con largo anticipo. Si sapeva da tempo che il calendario della neonata Lega Pro, oltre allo spezzatino, avrebbe regalato manciate di partite in notturna. E’ arrivata la prima per l’Ancona e tutti cadono dalle nuvole. Ma su.