Viaggi e spese con i soldi della ‘nonnina’: tre denunce

Falconara, i carabinieri hanno scoperto un raggiro da 19mila euro

Un'anziana (foto di repertorio Spf)

Un'anziana (foto di repertorio Spf)

Falconara (Ancona) 25 agosto 2015 - Viaggi all’estero e spese quotidiane con i soldi della ‘nonnina’ inconsapevole: denunciate tre persone per lo spregevole raggiro.

I carabinieri della Tenenza di Falconara, diretti dal Luogotenente Roberto Frittelli, in mattinata hanno effettuato perquisizioni domiciliari e personali a carico di una donna R.F. di 49 anni e due uomini, R.K. 38 anni e D.F. di 75, tutti residenti a Falconara, e responsabili del reato di appropriazione indebita e circonvenzione di incapace ai danni di una anziana di anni 88 anni A.M.B., anch’essa residente a Falconara.

Le indagini sono scaturite a seguito di segnalazione fatta a fine 2014 dai servizi sociali del Comune di Falconara che comunicavano una situazione di difficoltà subita da una anziana donna di 88 anni, la quale lamentava un grosso ammanco di denaro dal proprio conto corrente.

Successivi accertamenti hanno permesso di riscontrare che i tre indagati, approfittando della fiducia della vittima, l’hanno convinta a firmare una delega per poter operare in mancanza della intestataria con rilascio di tessera bancomat. Di conseguenza i tre indagati hanno iniziato ad effettuare prelevamenti di denaro contante e pagamenti che sono andati avanti per tutto il 2014, per un totale 19 mila euro circa.

Fatti suffragati anche dalle numerose ricevute di pagamento rintracciate, ove si evincono pagamenti di tasse automobilistiche ed acquisti di beni mai posseduti dall’anziana, nonché viaggi all’estero mai fatti dalla vittima, in quanto costretta a rimanere a casa data l’età avanzata e i vari malanni.

Le indagini, inoltre, hanno permesso di appurare che la donna indagata a maggio 2014 si era recata, unitamente alla vittima, presso uno studio notarile, per farsi intestare i beni immobili e mobili a lei appartenuti, in caso di decesso dell’anziana. A termine delle indagini ed a seguito del provvedimento emesso dal Tribunale di Ancona, i tre indagati sono stati colpiti dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima.