"Mi hai rotto lo specchietto: paga". Presi i coniugi della truffa

Scoperti da una poliziotta in borghese: portavano con loro il bambino

Attenzione alla truffa dello specchietto

Attenzione alla truffa dello specchietto

Ancona, 29 agosto 2015 - E’ stata una poliziotta libera dal servizio a notare e denunciare i ‘truffatori dello specchietto’Giovedì mattina, mentre si trovava a passeggiare lungo via Torresi, l’agente ha notato la Seat Ibiza di colore scuro che in tanti avevano segnalato sia alla polizia che sui vari gruppi Facebook dedicati alla città sottolineando di fare attenzione ad una coppia con bimbo che metteva in atto questo raggiro sia di mattina che di pomeriggio.

La poliziotta, senza perdere tempo, ha quindi avvisato i colleghi in servizio che sono andati subito a darle supporto. L’auto è stata così bloccata pochi minuti più tardi e gli occupanti subito identificati. Si tratta di un uomo e una donna che, all’interno della vettura, trasportavano appunto anche un bambino.

Accompagnati in questura, si è provveduto a rintracciare alcune delle vittime del loro raggiro che, senza mostrare alcun dubbio, li hanno subito riconosciuti come gli autori.

I due, marito e moglie, andavano in giro con la propria auto e quando trovavano una vittima da prendere di mira, con un abile inghippo riuscivano a dimostrare che le vetture si erano urtate e che la persona alla guida probabilmente non si era accorta di aver rotto lo specchietto della Seat. Con un sasso infatti, colpivano la carrozzeria dell’auto che gli era vicina dopodiché l’uomo scendeva portando in mano lo specchietto rotto e accusando la vittima di averlo staccato urtandolo accidentalmente e dicendo: «L’ha sentita la botta? Si è accorto».

Successivamente chiedeva un indennizzo brevi manu per evitare di aprire una controversia tramite Cid, che avrebbe poi aumentato il premio assicurativo.

Il bambino veniva trasportato sui sedili posteriori per rendere probabilmente la scena ancora più realistica. Difficile, infatti, pensare che una famigliola apparentemente ‘perbene’, con tanto di prole al seguito, potesse rivelarsi in una coppia alla Bonnie and Clyde.

I due sono così stati riconosciuti e denunciati. Verifiche sono in corso per capire se si tratti inoltre delle stesse persone che hanno già colpito in passato anche nel quartiere di Torrette e lungo il Viale della Vittoria. Inoltre, potrebbero essere anche numerosi i casi che li hanno visti protagonisti della truffa e che ancora non sono stati denunciati perché probabilmente chi si è trovato a pagare il danno, ha pensato realmente di esserne stato la causa.