«Un’estate senza eventi, così la città resta deserta»

Il cartellone ha deluso, Comune nel mirino delle associazioni: «Adesso serve uno scatto»

Corso Garibaldi praticamente deserto (foto Antic)

Corso Garibaldi praticamente deserto (foto Antic)

Ancona, 29 agosto 2015 - Non si può certo dire che la stagione estiva non sia stata favorevole, come non si può dire, in questo caso ‘carta canta’, che l’economia, seppur poco, sia cominciata a girare. E di conseguenza non si può dire che il numero dei turisti non sia aumentato.

C’è però una città, e questa è proprio Ancona, che questi benefici non li ha sentiti, non ha spinto per ottenerli, e non ha reagito al cambiamento propizio. La conseguenza? Tutto è rimasto com’è.

Dunque nei mesi estivi Ancona è stata pressoché deserta, il commercio è stato in affanno e in piazza del Papa i locali hanno preso le ferie in agosto. Non ci sono giri di parole da fare per trovare chi ha delle responsabilità su questo andamento lento. Ed è il Comune.

Lo dicono le associazioni che per quanto cerchino di barcamenarsi attorno ad eventi che forse non hanno più nemmeno l’appeal delle loro prime edizioni, non possono fare altro che sottostare all’inerzia dell’amministrazione. Il punto è dirimente: mettere in scaletta molti eventi avrebbe cambiato lo stato delle cose? «Sì, ne sono convinto – dice il direttore generale di Confcommercio Massimiliano Polacco – Ancona città ha bisogno di uno scatto, servono iniziative in cui il Comune faccia da motore, da capogruppo. Solo in questo modo potremmo ragionare insieme e spingere il più possibile per il loro successo. Anche se i numeri non sono ancora nella fase conclusiva – specifica – è facile comprendere che il potenziale turistico di questa estate così lunga non è stato colto da Ancona, mentre non è stato così per Portonovo. Credo che determinate domande dobbiamo porcele e trovare subito una risposta adeguata».

Zero investimenti. Parte da questo punto Marco Pierpaoli, leader della Confartigianato: «Sono una decina d’anni che Ancona non investe in manifestazioni. Poi c’è stata la crisi e quindi le cose sono andate anche peggiorando. Purtroppo possiamo fare ben poco, anche se in realtà facciamo già del nostro meglio per migliorare la situazione perché la linea deve essere dettata dall’Amministrazione. Solo da lei – sottolinea – può arrivare il giusto input su come muoverci e come fare squadra».

Tanto che la Cgia è impegnata nell’organizzazione delle quattro giornate di Notte Bianca e in Choco Marche che si terrà alla fine di novembre. «Se vogliamo pensare a una buona programmazione estiva – conclude Pierpaoli – dobbiamo farlo a partire da gennaio, se non prima».

Il gallerista Giancarlo Gioacchini, in rappresentanza della Confesercenti, da contestatore incallito trova un punto di mediazione: «Qualche segnale di ripresa c’è stato: l’ex Metropolitan, l’apertura del porto, solo per citarne alcuni. Non credo che si debba pensare solo agli eventi ma piuttosto al decoro della città affinché diventi ospitale e accogliente. Solo in un secondo momento possiamo pensare di portarci la gente».

Speranzoso è invece Massimiliano Santini, direttore generale della Cna: «Ancona sta predisponendo una situazione infrastrutturale per programmare una serie di eventi che coinvolgeranno il centro cittadino. Sono state fatte al momento scelte azzeccate e ragionate. E’ evidente che Ancona è una città che deve ancora crescere molto, ma ha grandi risorse. Sono convinto che ce la farà».

Maria Gloria Frattagli