Le telecamere inchiodano altri vigili urbani assenteisti

Si allarga l’inchiesta dopo l’arresto di Mancini

Mauro Mancini, il vigile urbano arrestato per truffa (Foto Antic)

Mauro Mancini, il vigile urbano arrestato per truffa (Foto Antic)

Ancona, 15 ottobre 2014 Si allarga l’inchiesta sui vigili accusati di assenteismo, che il 25 settembre ha portato all’arresto del tenente Mauro Mancini, capo della Sezione Affari Generali, accusato di truffa e falso perché sorpreso a casa mentre in realtà doveva essere al lavoro, dove un collega aveva smarcato il cartellino per lui. Il pm Paolo Gubinelli, sulla base delle informative trasmesse dalla polizia giudiziaria del Comando di Polizia municipale, che ha condotto le indagini, aveva inizialmente chiesto l’arresto di Mancini ed aveva denunciato il suo collega, ma altri tre vigili (un ufficiale e due agenti) risultavano indagati. 

Ora il numero degli agenti finiti nel mirino sembra destinato ad aumentare: ci sarebbero altri ‘assenteisti’, ossia soggetti che avevano preso l’abitudine di uscire prima o entrare in ritardo, perché coperti da colleghi compiacenti, cui poi avrebbero ricambiato il favore. E’ quanto sta emergendo dall’osservazione dei filmati registrati da una telecamera che gli investigatori della Sezione di Polizia giudiziaria del Comando dorico, guidati dal maggiore Marco Caglioti, avevano piazzato di nascosto proprio alle spalle della macchinetta smarcatempo, per controllare quali fossero effettivamente gli orari di entrata ed uscita. Le immagini della telecamera nascosta, in questi giorni, sono incrociate con quelle della telecamera fissa all’ingresso della caserma delle Palombare, che riprendono i volti di chi entra ed esce. Gli accertamenti proseguono anche sulla documentazione acquisita all’Ufficio personale del Comune, dove vengono indicate le ore di straordinario mensili che ogni agente ha coperto. 

Una delle ipotesi formulate dagli investigatori è infatti quella che il tenente Mauro Mancini, per favorire un ristretto gruppo di amici, assegnasse gli straordinari sempre alle stesse persone, escludendo per gli altri la possibilità di arrotondare lo stipendio con ore extra. Il periodo osservato è quello che va dalla primavera fino a settembre 2014. Altre sorprese potrebbero arrivare dallo studio della documentazione sugli appalti, che Mancini affidava in qualità di capo della Sezione Affari Generali: dalle attrezzature tecnologiche fino alla cancelleria, per arrivare al vestiario degli agenti, ogni spesa in questi giorni viene passata al setaccio dagli investigatori. L’inchiesta su straordinari, appalti e gli altri vigili assenteisti è ancora nella fase delle indagini preliminari, mentre il 31 ottobre Mancini, difeso dall’avvocato Marta Balestra, sarà processato per il solo episodio del 25 settembre.