Ufficiale: il porto è salvo. Via al waterfront

L’annuncio al consiglio dei ministri di ieri: tagliate altre undici Authority

Il viceministro Riccardo Nencini

Il viceministro Riccardo Nencini

Ancona, 30 agosto 2014 - Direttamente dal consiglio dei ministri arrivano le rassicurazioni per Ancona. L’Autorità portuale è salva. E’ salva come aveva anticipato il viceministro Riccardo Nencini al Carlino, è salva come aveva più volte sperato, fino a prodigarsi, il consigliere regionale di Ncd Giacomo Bugaro che con il ministro Lupi ha da sempre un rapporto fiduciario. Ancona dunque è stata inserita tra i porti ‘core’ dell’Unione europea. In tutto ne sono rimasti 14 in Italia contro i 25 che erano presenti fino ad oggi.

Nel prossimo consiglio dei ministri l’argomento sarà nuovamente trattato perché dovranno essere declassate le altre Autorità portuali e molto probabilmente verrà svelata la nuova entità di risorse disponibili per questi enti. Per Ancona la decisione ratificata ieri è importantissima. Principalmente perché spuntandola otterrà appunto più stanziamenti di quelli ottenuti fino a oggi. Una maggiore disponibilità di cassa darà respiro al progetto di waterfront, recentemente illustrato, che a questo punto potrà decollare tranquillamente.

Nella sostanza verrà ricreato il camminamento nella parte storica della città, le crociere approderanno praticamente all’ingresso della città e una serie di servizi per i turisti, ma anche per i cittadini, faranno da corollario a una nuova ‘cittadella’ del turismo.

Non di secondaria importanza il fatto che una volta che il decreto sarà diventato legge (occorrono sessanta giorni) l’attuale commissario Rodolfo Giampieri potrà finalmente essere nominato presidente dell’Autorità portuale di Ancona. Una ufficialità che sicuramente lo renderà ancora più autorevole agli occhi di chi oggi prova a conquistarsi uno spazio all’interno dello scalo.

A questo punto il nodo ancora da sciogliere rimane quello dell’uscita dal porto che è fondamentale per lo sviluppo di Ancona, per decongestionarla dal traffico pesante e per liberare il centro storico. In questo caso il progetto si è arenato ormai qualche tempo fa e non è escluso che per i tir possa essere studiata una soluzione viaria ben diversa da quella prospettata fino ad oggi e che non aveva incontrato i favori della politica cittadina.