Licenziati quattro lavoratori Fiom, Landini davanti ai cancelli della Bora

Il leader Fiom al sit-in organizzato a Maiolati Spontini. L'azienda: "Il motivo? Un calo di produzione". E sul caso Indesit-Whirpool: "Lotta e trattativa devono andare di pari passo, nessuno deve fare il furbo" FOTO Una giornata di lotta

Fabriano, Landini al presidio dei lavoratori Indesit (Fotobinci)

Fabriano, Landini al presidio dei lavoratori Indesit (Fotobinci)

Ancona, 25 maggio 2015 - Maurizio Landini (foto) è intervenuto davanti ai cancelli della Bora srl, a Maiolati Spontini, in occasione dello sciopero indetto dal sindacato contro il licenziamento di quattro lavoratori iscritti alla Fiom, che secondo la Bora però sono stati licenziati a causa di un calo della produzione. "Un provvedimento inaccettabile - ha aggiunto - un atto unilaterale da parte dell'azienda, che avrebbe potuto far ricorso allo strumento della cassa integrazione" secondo Landini. 

"Assistiamo - ha aggiunto il leader Fiom - ad un uso politico del licenziamento, il cui fine è dividere i lavoratori e penalizzare il sindacato. Ma useremo ogni mezzo a nostra disposizione per convincere cittadini e lavoratori che non bisogna avere paura contro i provvedimenti ingiusti".

E a Fabriano ha partecipato anche al presidio davanti alla sede centrale di Indesit organizzato dal sindacato dei metalmeccanici della Cgil, dalla Fim e dalla Uilm. Alle 11 è cominciato lo sciopero di tre ore degli operai e degli impiegati contro il piano di ristrutturazione annunciato da Whirpool, che prevede 2.060 esuberi, di cui 500 nel territorio, e la chiusura dell'impianto di Albacina.

"Dobbiamo approfondire e fare una verifica a tutto campo su come si svolgeranno gli investimenti su ricerca e sviluppo - ha dichiarato Landini sulla questione -. È' una partita difficile, complessa ma ancora aperta. Vedo la necessità di non lasciare all'azienda la possibilità di trattare direttamente territorialmente. Whirlpool deve trattare complessivamente tutti i temi, in modo da dare il giusto tono e livello a tutta la trattativa". Secondo il leader della Fiom "lotta e trattative devono andare di pari passo. Non voglio trovarmi davanti a situazioni di separazione tra gli stabilimenti. Nessuno deve fare il furbo. Se saremo convocati ci presenteremo con l'impegno che non si firma nulla senza il coinvolgimento di tutti e di tutti i lavoratori".