Unioni civili, Alfano chiede al Pd buonsenso: "Via le adozioni"

Il ministro dell'Interno intervistato da Maria Latella su SkyTg24. Sul ddl Cirinnà è chiaro: "Porre il Pd davanti a una scelta di buonsenso: se tre quarti del Paese sono contro la stepchild adoption"

 Angelino Alfano ospite di Maria Latella su SkyTg24 (Ansa)

Angelino Alfano ospite di Maria Latella su SkyTg24 (Ansa)

Roma, 7 febbraio 2016  - Angelino Alfano, ospite di Maria Latella su SkyTg24, ha affrontato vari temi scottanti, dalle Unioni civili alla delinquenza a Napoli, senza dimenticare il barbaro omicidio del giovane regeni in Egitto.

UNIONI CIVILI - La linea Ncd resta quella nota, per cui se il ddl Cirinnà arrivasse al voto nella sua inetra formulazione "voteremo no decisamente, dicendo al Pd che è un grandissimo errore politico" ma Angelino Alfano spiega anche di essere "contro il metodo della minaccia, per stile e per tattica". Dunque la questione, sintetizza il leader Ncd, non è quella del suo partito dentro o fuori da governo e maggioranza ma quella di "porre il Pd davanti a una scelta di buonsenso: se tre quarti del Paese sono contro la stepchild adoption perché fissarvi e non prendervi le unioni civili che fanno parte della vostra storia?"

NAPOLI - Il ministro dell'Interno ha esordito con la sua formula per la città partenopea: "Ora a Napoli ci vuole l'Esercito". Alfano spiega che "l'ho detto al presidente del Consiglio" e, di fronte all'escalation di criminalità nel capoluogo campano, ricorda che "abbiamo già un contingente militare per l'operazione 'Strade sicure', ora si tratta di fare una norma per mandare più soldati non da far girare con le camionette, perché non vogliamo militarizzare la città, ma per presidiare i luoghi fissi e liberare così forze ordine da mandare in giro". 

REGENI - "E' stato un pugno allo stomaco e il fiato non è ancora tornato del tutto". Il politico parla così dell'omicidio di Giulio Regeni e confessa che "dover vedere i primi esiti dell'autopsia ci ha messo di fronte a qualcosa di inumano, di animalesco". Il ministro dell'Interno torna a ribadire di essere "convinto che sia nell'interesse pieno di Al Sisi collaborare" e sottolinea che "i nostri sono lì da tre giorni per portare a galla la verità, il che significa anche evitare che altre giovani vite possano essere messe a rischio". Poi si sofferma sul fatto se sia giusto ricordare il giovane ricercatore con funerali di Stato: "C'è un protocollo al rigurado e decide il presidente del Consiglio, non io ma ritengo che questa sia la morte di un giovane che fa onore all'intersa Italia e io un funerale di Stato lo prenderei nella massima serietà, anche se non compete a me decidere". 

CUFFARO - "Cuffaro non può votare né essere votato" ma soprattutto, ricorda Angelino Alfano, "un cuffariano fino a sei mesi era presidente del Pd in Sicilia, e un altro lo ha sostituito". "La Sicilia è cambiata, siamo andati avanti e ci sono gruppi dirigenti con credibilità che sono stati in grado farsi votare". Il leader Ncd manda un messagio al Pd: "non mi pare corretto enfatizzare ciò che già c'è. Il governo con Cuffaro lo hanno fatto loro e non che sia cambiato nel frattempo".