Ascoli, 1 settembre 2008 - Si è conclusa, nel salotto del centro storico, tra il campanile e la chiesa di Maria Santissima Assunta di Spinetoli la premiazione della XVI edizione del concorso nazionale di scultura, dedicato, in questo 2008, all’artista spinetolese Alfio Ortensi. Le autorità c’erano davvero tutte: il sindaco Angelo Canala, l’assessore alla cultura Carlo Daminai e la giunta al completo, il vice presidente della Provincia Emidio Mandozzi e l’assessore alla cultura Olimpia Gobbi, nonché il caposervizio de 'Il Resto del Carlino' Natalia Encolpio.

 

I presenti, raccolti in cerchio sul sagrato della chiesa, hanno atteso il verdetto della critica d’arte Giovanna Beretta che, assieme ad un gruppo di esperti, ha assegnato il premio 'Dona il sangue, dona la vita' alla tela di Patrizio Moscardelli, mentre ha eletto a migliore scultura 'Nudo' di Fabrizio Lavagna (la scultura nella foto). Durante la cerimonia è stato inoltre ricordato attraverso la consegna di alcune targhe il giovane artista di Spinetoli Andrea Maria Agostini, scomparso quest’anno. Dopo il toccante momento, ci si è spostati in piazza Belvedere, il balcone della valle del Tronto.

 

Spinetoli ha tutte le carte in regola per diventare la culla della cultura della Vallata. Da anni, infatti, accoglie artisti provenienti da ogni parte d’Italia: improvvisamente le tranquille mura sornione del centro si trasformano in un laboratorio a cielo aperto. Un luogo in cui sotto gli occhi attenti della gente prendono forma e vita le opere d’arte.

 

Il concorso di scultura è una delle più felici intuizioni che hanno caratterizzato il panorama degli eventi del territorio Piceno e marchigiano negli ultimi anni perché la rassegna da una parte offre agli artisti la possibilità di esprimere la propria creatività nella maniera più libera, dall’altra perché non esistono altre estemporanee dello stesso spessore. Quest’anno alla manifestazione hanno partecipato anche i ragazzi del Cidis (Centro di Integrazione Sociale).

 

La particolarità del concorso è che rappresenta un punto di incontro tra il paese con i suoi pregi architettonici e i suoi panorami ed il vissuto dell’artista che, pur non essendo del posto, si sente coccolato e quindi dà il meglio di sé. Dopo la premiazione ‘ufficiale’ si è tenuta quella collaterale, che ha visto i lettori del Carlino esprimersi per decretare la scultura più bella. Per 'vota l’opera più bella', appunto, il terzo premio è andato a Alberto Emiliano

 

Durante con l’'Oplite', secondo classificato Giuseppe Straccia con 'La Madre delle cento etnie', mentre, a salire sul gradino più alto del podio è stato Giovanni Colonnella con l’opera 'Ciclo pedone'. Quest’anno, il logo del Concorso Nazionale di Scultura di Spinetoli è stato realizzato da Nazzareno Luciani.