{{IMG_SX}}Ascoli, 2 settembre 2008 - Luisi e Aloe i rinforzi, Job e Siniscalchi le partenze. Eccolo il bilancio dell’ultimo giorno di mercato. La notizia più rilevante, tuttavia, è il fatto che Guberti resta bianconero. Risultato giunto al termine di ore febbrili, durante le quali di fronte al box dell’Ascoli c’è stato un via vai intenso e nervoso. Poco dopo le 16 è arrivato Claudio De Nicola, agente del laterale sardo, per valutare l’offerta giunta dal Torino.

 

La società del presidente Cairo ha fatto il tentativo dell’ultimo momento, che però non è andato a buon fine, perché il giocatorre ha detto no. A questo punto, è presumibile che inizi la telenovela per il rinnovo del contratto, che scadrà nel giugno del 2009: l’Ascoli cercherà di allungarlo, ma diventa particolarmente difficile centrare l’obiettivo. Il rischio che Guberti se ne vada a parametro zero è assolutamente elevato e, al di là del discorso tecnico, questo è il macigno che pesa sul mercato dell’Ascoli.

 

L’anno scorso si potevano incassare tre milioni dalla vendita del giocatore, ora il capitale può sparire nel nulla, volatilizzarsi. Chi ne pagherà le conseguenze? A rischiare è soprattutto l’amministratore delegato Di Santo, che non a caso è stato «schiacciato» dal ritorno di Stefano Antonelli sulla scena.

 

All'Ataquark hotel di Milano, comunque, non si è parlato solo di Guberti. La prima operazione dell’Ascoli, definita già in mattinata, è stato l’annunciato passaggio in prestito di Siniscalchi al Pescara. Poi, nel pomeriggio, è stato definito lo scambio con il Pisa, anche se, rispetto alle previsioni, è cambiato uno dei protagonisti: non più Belingheri in Toscana, bensì Job. In bianconero arriva Carlo Luisi, che non è il regista di cui Di Costanzo aveva bisogno, ma un altro incontrista, più o meno con le stesse caratteristiche degli altri tre mediani in rosa.

 

Le speranze di arrivare a Baronio si sono definitivamente spente quando il laziale ha trovato l’accordo con il Brescia. Occhio, però: potrebbe ancora arrivare Gatti, che è svincolato. Sfumato l’acquisto del difensore argentino Santiago Morero, che si è accasato al Chievo.

 

L’ultima operazione, a pochi minuti dalla chiusura, è stata quella che ha portato sotto le cento torri il ventiduenne laterale Ilario Aloe. Il giocatore ora è in comproprietà tra Inter e Ascoli: la società di corso Vittorio ha rilevato la metà che era del Ravenna, squadra con la quale l’esterno ha disputato le ultime due stagioni. Può giocare sia a destra che a sinistra, sarà dunque un’alternativa a Sommese e Guberti.

 

Tra i 'superstiti', a conti fatti, anche gli attaccanti Falco e Gaeta, che rimangono insieme a Cani e Masini alle spalle di Bucchi e Soncin. Il bilancio finale? Manca, come l’anno scorso, un uomo di qualità a centrocampo, Nastos è l’unico terzino destro disponibile e per l’attacco si poteva fare qualcosa in più. Ma Benigni, crediamo, non dormirà sonni tranquilli soprattutto per Guberti.