Giovedì 25 Aprile 2024

Ascoli irriconoscibile, l’Ancona si prende il derby

Lega Pro. Male nel primo tempo e peggio nella ripresa quando giocano con l’uomo in più FOTO Il film del derby

Ancona-Ascoli (Foto Cimino)

Ancona-Ascoli (Foto Cimino)

Ancona, 21 dicembre 2014 - Qualcuno, cortesemente, dica all’Ascoli (foto) che ieri si giocava il derby di Ancona. No, perché al Del Conero c’era solo la squadra di Cornacchini. Della capolista guidata da Petrone neanche l’ombra. Così come degli ultras che avevano deciso di non entrare al Del Conero ma che avevano incitato e ‘scortato’ la squadra fino al capoluogo dorico. Finisce 2-1 per i dorici, che giocano tutto il secondo tempo in inferiorità numerica ma sembrano essere il triplo degli spaesati bianconeri. Petrone lascia in tribuna l’acciaccato metronomo Pirrone e schiera al suo posto Gualdi. In avanti c’è il solo Perez. Parte bene l’Ancona, elettrizzata dal Del Conero, solitamente semideserto ma ieri gremito da quasi 5mila spettatori.

Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto: con gli attaccanti che non pungono, gli sforzi dei padroni di casa vengono premiati… da un difensore bianconero. Al minuto 36’ Mori devia, da bomber vero, un cross dalla sinistra: il suo colpo di testa è preciso e potente, ma nella porta sbagliata. Esplode il Del Conero. Il Picchio sembra sull’orlo di capitolare definitivamente, ma proprio a ridosso del duplice fischio arriva il gol del pareggio: Chiricò, appannato come non mai, vanifica un contropiede e si fa respingere la conclusione da Aprea. Per fortuna dei bianconeri Berrettoni si inventa una sforbiciata da manuale e fa 1-1. I padroni di casa protestano per la posizione di Perez e mentre le squadre rientrano negli spogliatoi Aprea, già ammonito, riceve il secondo giallo per una parola di troppo all’arbitro. Ancona in dieci.

Potrebbe essere l’episodio della svolta e in effetti lo è. Ma, come la conclusione di Mori, lo è al contrario. In dieci, infatti, l’Ancona si compatta ancor di più mentre l’Ascoli continua a perdere palloni dappertutto. A centrocampo, sulla trequarti e persino nella propria area. Al 7’, infatti, Chiricò offre un assist al bacio a Tulli, che ringrazia e segna il 2-1. Lo stadio diventa una bolgia, i giocatori bianconeri tornano a metà campo a testa bassa. L’Ascoli, in superiorità numerica, non c’è. Solo poco dopo la mezz’ora nella metà campo dorica si palesa l’unica palla filtrante. E’ una perla rara che Mustacchio spreca nel modo peggiore: a dieci metri da Lori la sua vista si annebbia e invece di tirare decide di mettere in mezzo il pallone. I biancorossi, dopo Mori e Chiricò, ringraziano anche lui. La gara finisce qui anche se al 95’ c’è spazio per l’ultima emozione: Lanni abbatte Cognigni, l’arbitro fischia il rigore e l’attaccante se lo fa respingere. Game over.

 

Il tabellino

Ancona - Ascoli 2-1

Ancona (4-3-3): Aprea; Di Dio, Dierna, Mallus, D’Orazio; Sampietro, Di Ceglie (1’st Lori), Parodi (25’st Camillucci); Bondi, Tavares (44’st Cognigni), Tulli. A disp: Cangi, Camillucci, Arcuri, Morbidelli, Pizzi. All.: Cornacchini.

Ascoli (4-2-3-1): Lanni; Avogadri, Mori, Pelagatti, Dell’Orco; Gualdi (23’st Carpani), Addae; Mustacchio, Berrettoni (17’st Altinier), Chiricò (37’st Bangal); Perez. A disp.: Ragni, Barison, Iotti, Giovannini. All.: Petrone.

Arbitro: Giovani di Grosseto

Reti: 36’pt Mori (As) autogol, 46’pt Berrettoni (As), 5’st Tulli (An).

Note - Ammoniti Di Ceglie, Dierna (An), Addae, Chiricò, Lanni (As). Espulso: Aprea (An) per proteste. Angoli 9-6. Spettatori 5mila. Recuperi: 2’pt, 5’st.