Ascoli, ecco Aglietti e Giaretta. «Una grande sfida»

Presentati allenatore e ds, Bellini soddisfatto: «Scelte le persone giuste»

La conferenza di presentazione (foto Labolognese)

La conferenza di presentazione (foto Labolognese)

Ascoli, 16 giugno 2016 - Con la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore sportivo Cristiano Giaretta e dell’allenatore Alfredo Aglietti, si è consumato l’ultimo atto della presidenza Bellini.

Il patron ora tornerà in Canada da maggiore azionista dell’Ascoli Picchio e da oltreoceano controllerà l’operato dell’amministratore unico Andrea Cardinaletti, a cui si dovrà d’ora in poi fare riferimento.

«Ho scelto le persone giuste – ha detto il patron - e sono certo che faranno bene. Ripartiamo dai capitani Gigi Giorgi e Daniele Cacia perché dal punto di vista finanziario i loro ingaggi, pur onerosi, sono coperti dal budget che abbiamo previsto per quest’anno. Toccherà adesso a loro vedere se sono in sintonia con il nostro progetto e con la nuova filosofia di gioco di mister Aglietti. Rientrerà dal prestito al Livorno il difensore Luca Antonini, ma non farà parte del nostro progetto per cui cercheremo di trovargli un’altra sistemazione».

«Voglio esprimere grande soddisfazione a tutti coloro che ci sono stati vicino – ha dichiarato l’amministratore unico Andrea Cardinaletti – a partire dal presidente che con la sua presenza in Italia ci ha dato una mano importante. Partiamo con grande entusiasmo e partecipazione. Aglietti e Giaretta sono due professionisti con grande voglia di mettersi alla prova e con la capacità di individuare e valorizzare talenti. Partiremo anche dal buon lavoro svolto da mister Di Mascio con il settore giovanile».

Soddisfatto il ds Cristiano Giaretta arrivato dall’Udinese e che con mister Aglietti ha vissuto due anni a Novara: «Arrivo con grande entusiasmo per questa nuova avventura – ha ammesso l’ex ds dei friulani – Ringrazio per l’opportunità che mi è stata regalata dalla società. L’obiettivo minimo sarà quello di una salvezza molto più tranquilla rispetto a quello dello scorso anno. Mi adopererò al massimo nell’intento di lavorare con i giovani ma allo stesso tempo partendo da una solidità di squadre importante. Ripartiremo dai giocatori di maggiore esperienza già presenti in squadra. Su Cacia non sono necessarie presentazioni, mentre su Giorgi posso dirvi che 5 anni fa a Novara feci investire un milione per lui. Jankto? Si è trovato benissimo e ha grande voglia di tornare. Orsolini non ha ancora un valore di mercato e per questo non vogliamo intraprendere trattative. Deve maturare e alla fine rimarrà ancora all’Ascoli».

Chiusura con mister Alfredo Aglietti: «Sono arrivato ad Ascoli perchè mi piacciono le sfide - ha ammesso il tecnico - Una piazza importante, di tradizione storica e con una tifoseria calorosa. Con Bellini e Cardinaletti è scattata subito una scintilla. Il nostro obiettivo sarà raggiungere il mantenimento della categoria giocando un bel calcio. I tifosi devono ritrovare il gusto di venire allo stadio per divertirsi. La mia squadra dovrà avere un’identità in casa e fuori. Parleremo con i giocatori sotto contratto, capiremo le loro motivazioni e da qui partiremo per costruire la nuova squadra. A livello tecnico posso dirvi che giocatori come Giorgi e Cacia sono un lusso in serie B. Con me arriveranno il collaboratore tecnico Simone Masi e il preparatore atletico Daniele Sorbello. A livello tattico gioco con una difesa a 4, un centrocampo a 3 e davanti tre giocatori o due supportati da un trequartista. Tra i reparti su cui dovremo lavorare di più c’è la difesa, mentre negli altri credo che con alcuni accorgimenti potremo ben figurare. Penso di aver trovato la piazza giusta, dalle grandi tradizioni, dal passato importante e ho la sensazione che si possa fare molto bene in una società che può diventare all’avanguardia. Con il Ds ho una visione del calcio univoca, qui ad Ascoli iniziò la mia avventura al Novara perché la squadra di mister Tesser perse contro i bianconeri e Giaretta mi chiamò per sostituirlo. Arrivammo ai playoff. Di Ascoli mi ha parlato benissimo il mio ex calciatore Simone Pesce e credo che lavorare in una piazza così sia un grande stimolo e una grande sfida. Giocare davanti a un pubblico come quello di Ascoli da avversario non mi ha mai fatto vincere, ed è successo sempre sia con Empoli, col Novara e con l’Entella lo scorso anno».

Valerio Rosa