Atti sessuali con una 14enne, la Cassazione gli riduce la pena

Un 52enne ascolano dovrà scontare 2 anni e 5 mesi di reclusione. La Corte d’Appello gli aveva inflitto 3 anni e mezzo

Roma, la Corte di Cassazione (Foto Ansa)

Roma, la Corte di Cassazione (Foto Ansa)

Ascoli Piceno, 11 aprile 2015 - Non tornerà in carcere il 52enne ascolano accusato di aver compiuto atti sessuali con una ragazzina di 14 anni con problemi psichici. La Cassazione ha rideterminato a 2 anni e 5 mesi di reclusione la condanna a 3 anni e mezzo che la Corte d’Appello di Ancona gli aveva inflitto nel maggio 2014.

L’uomo aveva già trascorso un periodo dietro le sbarre e un altro ai domiciliari: gli restano dunque da scontare quattro mesi. Ma la Suprema Corte gli ha concesso la sospensione della pena in quanto incensurato, permettendogli di chiedere l’affido in prova ai servizi sociali per il residuo di pena.

Il 52enne, sposato e padre di famiglia, era accusato di violenza sessuale avendo indotto la ragazza a subire o compiere atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della minorenne. All’uomo erano contestati centinaia di sms a sfondo erotico scambiati con la ragazzina, ma anche un contatto fisico fatto di palpeggiamenti reciproci.