Dai gratta e vinci alle sigarette, recuperato il bottino del Brecciarol bar

La refurtiva nascosta in una scarpata, denunciati due romeni. La titolare: «Sospiro di sollievo»

La conferenza dei carabinieri

La conferenza dei carabinieri

Ascoli, 3 ottobre 2015 - Sigarette, monete e soprattutto tanti gratta e vinci. E’ questo il bottino, del valore di 4 mila euro, che i carabinieri di Ascoli hanno rinvenuto in una scarpata sulle rive del Tronto, poche ore dopo il furto commesso al Brecciarol Bar nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Il materiale, contenuto in una sacca, era stato nascosto dai ladri per potersi allontanare meglio senza dare nell’occhio, convinti di poter recuperare successivamente la refurtiva. I fuggiaschi hanno lasciato l’auto nei pressi del bar alla periferia di Ascoli e sono scappati a piedi. Gli uomini del Nucleo Radiomobile, che ieri mattina hanno spiegato i dettagli dell’operazione nel corso di una conferenza stampa, sono però riusciti in poco tempo ad individurarli: si tratta di due rumeni residenti in provincia di Macerata, che sono stati denunciati a piede libero. Ad incastrarli è stata la denuncia del furto della propria auto fatta da uno dei due uomini: una mossa preventiva - per cercare di giustificare la presenza della sua vettura in quella zona - che però non ha tratto in inganno gli inquirenti ed è anzi risultata controproducente, visto che in questo modo i Carabinieri hanno potuto stringere il cerchio dei sospettati.

GRATTA E VINCI. Uno dei due rumeni gestisce a Civitanova Marche un piccolo bazar, autorizzato anche alla vendita di Gratta e Vinci. Si spiega così la grande quantità di ticket rubati. I tagliandi sarebbero infatti stati rivenduti nel proprio esercizio e in questo modo il rumeno sarebbe riuscito ad intascare i rimborsi del Monopolio che erano però in realtà destinati al legittimo proprietario dei Gratta e Vinci, e cioè il titolare del Brecciarol Bar. Uno dei due rumeni è imputabile anche per simulazione di reato (per la denuncia del furto della propria auto), ma soprattutto per rapina, perché durante il colpo alla tabaccheria ha avuto una colluttazione con il proprietario del locale. «Le indagini si sono attivate con grande rapidità - hanno evidenziato il maggiore Raffaele Cirillo ed il tenente Cristiano Barboni - e in poco tempo siamo riusciti ad individuare i responsabili».

MARIA TISI, la proprietaria del bar tira un sospiro di sollievo: «Siamo contenti che la refurtiva in parte è stata recuperata – dichiara –, ma c’è una parte che è stata persa durante la fuga. I ladri quando si sono visti braccati hanno iniziato a fuggire perdendo parte del bottino che avevano messo in una busta. Ringraziamo i carabinieri per la loro solerzia, sono arrivati subito ed hanno capito cosa era successo. Provvidenziale è stato anche il sistema di allarme, le immagini nitide hanno permesso di risalire subito all’identità dei ladri. Fondamentale è stato anche l’intervento di mio marito che è subito intervenuto. Il palazzo sopra il bar è abitato dai nostri parenti, quindi qualsiasi cosa accada di anomalo, tutti sono in grado di lanciare l’allarme, questo è un importante deterrente».