Calcio, Biso: “Ascoli-Teramo? Un finale da tripla”

Il simpatico giocatore 38enne commenta la sfida a distanza fra le due squadre

Mattia Biso in campo

Mattia Biso in campo

Ascoli-Piceno, 23 aprile 2015 - Simpatico, disponibile e soprattutto mai scontato. Sono passati quasi dieci anni da quando ha lasciato il Piceno ma Mattia Biso è rimasto tale e quale, una perla rara (dentro e fuori dal campo) nella banalità imperante nel mondo del calcio. «Io un giocatore atipico? Non so – commenta l’ex regista di Ascoli e Teramo, ora alla Sangiovannese – di certo nella mia carriera, nel rispetto degli altri, ho sempre fatto quello che mi sentivo e l’ho fatto a modo mio, senza dare importanza a certe cose ma soffermandomi su altre, per qualcuno forse secondarie. In altre parole, non ho mai avuto la presunzione di cambiare il calcio ma non ho nemmeno permesso al calcio di cambiare me». Ancora capellone, ancora amante dei cani, ancora giocatore di classe, a 38 anni Biso gioca a San Giovanni Valdarno in serie D e per il momento non ha nessuna voglia di smettere. A lui, 48 presenze con la maglia bianconera e 61 con quella biancorossa abruzzese, chiediamo di commentare la sfida a distanza tra Ascoli e Teramo: «È davvero un finale da tripla, con ognuna delle due formazioni che ha i suoi punti di forza. Al momento il Teramo ha dalla sua il vantaggio sull’Ascoli e se riuscirà a mantenerlo per altre due partite potrà festeggiare prima dell’ultima sfida». Il problema, però, è proprio qui: «Lo scivolone di Prato non se lo aspettava nessuno, forse nemmeno loro. Per reagire dopo una caduta così bisogna essere forti mentalmente.

Ora i punti sono pesantissimi e l’asticella della tensione si alza. So per certo che l’ambiente ascolano è abituato a vivere queste situazioni, anche in categorie molto più importanti. Quindi di sicuro i giocatori saranno stati ‘vaccinati’ nella stagione in corso e nelle prossime gare scenderanno in campo con determinate consapevolezze. Teramo invece è una piazza diversa. È vero che da quando sono andato via io (fine 2003 ndr) sono cambiate molte cose, ma di sicuro in Abruzzo, attorno al calcio, non si respira la stessa aria di Ascoli». «Insomma – conclude Biso – se i bianconeri riusciranno a ‘rosicchiare’ un punto nelle prossime due partite li vedo favoriti nel match finale. Anche perché conoscendo la tifoseria si muoverà in massa e caricherà al massimo la squadra». Dei bianconeri Biso conosce alcuni dei più esperti: «Tanti della mia età sono in pensione – dice ridendo –, però ho giocato più volte contro Altinier e Berrettoni e mi piacciono moltissimo. Sono elementi di alta qualità in Lega Pro». Da ex Ancona, 18 presenze lo scorso anno, Biso commenta anche l’imminente derby: «Credo che sarà un match diverso rispetto all’andata, per i motivi di cui ho parlato. L’Ascoli si gioca tanto, non vorrà sfigurare. Molto, comunque, dipenderà dai risultati di domenica e dal peso che potranno avere i tre punti per i padroni di casa. In bocca al lupo bianconeri!».

Nel frattempo corso Vittorio fa registrare un’importante novità, seppur non direttamente legata al campo: la società bianconera ha nominato una nuova figura che si occuperà della gestione amministrativa e finanziaria del club. Si tratta del dottor Marco Arturo Costantini, 48 anni, ascolano doc, che andrà dunque a ricoprire un incarico molto delicato, soprattutto nell’organizzazione di una società moderna. «Costantini – scrive il sito dell’Ascoli – vanta una pluriennale esperienza in Italia e all’estero». Il profilo Linked In della new entry bianconera, in proposito, parla chiaro: dopo gli studi in Economia all’Università di Chieti, gli esordi nella ditta finlandese Kone, leader nella produzione di scale mobili e ascensori; poi il passaggio alla marchigiana Indesit, numero uno in Italia nel settore degli elettrodomestici, per la quale Costantini lavora a Londra; il periodo più lungo è quello alla Proel, simbolo del made in Italy nel settore audio-video e lighting. Prima del passaggio all’Ascoli, Costantini ha vissuto esperienze alla Best, importante produttore di cappe di aspirazione con sedi in tutta Italia e in Europa, e infine alla System Group Boscarini, leader nel settore plastico con 12 stabilimenti nel mondo.

Non è la prima volta, in realtà, che Costantini incrocia la sua vita con il club di Corso Vittorio: prima di intraprendere la carriera lavorativa, negli anni ’80, è stato tra i migliori prodotti del vivaio bianconero e vanta anche diverse esperienze felici in varie squadre dilettantistiche locali. Grazie al suo arrivo l’Ascoli Picchio si arricchisce in professionalità e ascolanità. Il presidente Bellini, dal canto suo, conferma invece di voler porre le basi per una realtà forte, vincente e pronta anche per eventuali sfide internazionali (in campo ma non solo). Con l’ingresso di Costantini il ruolo del dg Lovato, con ogni probabilità, si incentrerà ancor di più nell’ambito strettamente tecnico-sportivo.