Ascoli-Avellino 2-0. Cacia-Orsolini, è Picchio show

Serie B, 38esima giornata. Grande vittoria casalinga per gli uomini di Aglietti

Ascoli-Avellino, l'esultanza per il gol di Cacia dell'1-0 (LaPresse)

Ascoli-Avellino, l'esultanza per il gol di Cacia dell'1-0 (LaPresse)

Ascoli, 25 aprile 2017 - "Un vecchio e un bambino si preser per mano, e andarono insieme incontro alla sera". Non ce ne vorranno Daniele Cacia e Riccardo Orsolini se, per dare un'etichetta a questo Ascoli-Avellino li definiamo "vecchio" e "bambino" sull'adagio della canzone di Francesco Guccini. Ma la storia raccontata dall'emiliano è proprio quella che si addice maggiormente alla sfida da sei punti (non ne valeva solo tre...) andata in scena al Del Duca, incontro alla sera.  C'è paura. Inutile negarla. All'arrivo allo stadio i volti dei tifosi, degli addetti ai lavori entrando nell'impianto e dei giocatori che si riscaldano e concludono la fase pregara con il mischione ("huddle" all'anglosassone) con un gesto simbolico del capitano Giorgi. Incitamenti e una pacca sul cuore di ogni compagno. Quasi a dire: "Oggi più che le gambe, serve questo".  La squadra di Aglietti sembra metterlo, da subito. In realtà Novellino fa "il Novellino". Il suo Avellino è abbottonato, come capita spesso quando l'ex ala bianconera torna al Del Duca. Quattro dietro, quattro strettissimi a centrocampo, Verde a folleggiare col solo Eusepi a fare a "sportellate" (per dirla come farebbe l'Avvocato Federico Buffa) con Mengoni e Augustyn. I bianconeri hanno due varianti rispetto al solito: Addae e non Cassata in mezzo al fianco di Giorgi col santerenzino scuola Juve che si posiziona sull'esterno mancino a fungere da ala. Bella trovata.  Il gioco del Picchio, infatti, si sviluppa quasi sempre dalle sue parti. Mignanelli sembra aver fatto il pieno di fiducia e benzina durante la settimana. Va sempre. Sempre. E Cassata ha la sua accelerazione doc nel motore, anche oggi, soprattutto oggi. Solo che i due non si capacitano di due autostrade che l'Avellino spalanca entro la metà del primo tempo. E due palle che potevano diventare roventi per gli irpini vengono disinnescate. Cacia è in campo, ah, giusto, il bomber. C'è il bomber in campo assieme a Favilli e nella prima parte del match deve andare negli spazi vedendo spadroneggiare contro di lui il gigante Jidayi. Fino a che Favilli non pulisce un bel pallone sempre sulla mancina, Cassata piazza un cross forte, teso e basso e lui, il superbomber, arriva nell'ufficio chiamato "Area piccola dell'avversario" e... tac. Timbra il cartellino. Ore 15.26 di martedi 25 aprile 2017. Tocco di punta ad anticipare il difensore che, restando pietrificato, pensava di poterlo tenere spalle alla porta e dare copertura col fisico. Uno a zero.  Lo stadio, già caldo perché quando la posta in palio è alta il popolo ascolano risponde presente con numeri e voce, lancia il coro che più alimenta l'umore della gente picena. "Canterò per te, canterò per te, forza Picchio alè!", all'unisono è sempre un bel modo per spingere la squadra al di là di ogni ostacolo. Perché uno, di ostacolo, sta per intralciare la strada dei bianconeri. Minuto 36', Andrea Mengoni "The Wall" si accascia. Alza il braccio, Si tocca il ginocchio sinistro. Non ce la fa. Una defezione veramente tosta, al di là della capacità di Gigliotti che entra per sostituirlo. Vuoi per questo o perché Novellino cambia gli esterni, ecco che l'Avellino bussa due volte dalle parti di Lanni con D'Angelo (testa a lato) e Belloni (collo destro a fil di palo). Il recupero del primo tempo porta in dote nervosismo, qualche mischia (e non per scambiarsi gli inviti al ristorante per il primo maggio) e quantomeno il ritorno all'ottimismo dettato da un gioco dei piceni che sembra meno approssimativo e nel quale il mix Addae-Giorgi dà alla zona nevralgica ascolana quello che serve per giocare un calcio quantomeno propositivo.  Lo sapete che differenza c'è tra un attaccante che fa gol e un bomber trascinatore? Vi raccontiamo il gol del 2-0 di Orsolini, cento secondi dopo l'avvio della ripresa. Daniele Cacia, sempre lui, recupera la palla a centrocampo. Attacca lo spazio. Arriva al limite dell'area irpina e quando tutta la difesa biancoverde gli va incontro per sbarrargli la strada... eccolo qui. No look di esterno destro per Orsolini. Mancino a girare del talentino di casa. Palla all'incrocio. Due a zero. Ecco la differenza tra attaccante che segna e bomber trascinatore. E pensare che qualcuno, dopo il pari di sabato ad occhiali col Brescia, aveva pensato fuori dallo stadio di insultarlo. Suscitando la sua giusta reazione, sul momento.  Al 52' avviene qualcosa di stupendo. Inimmaginabile negli stadi 2.0 fatti quasi sempre di selfie e, in qualche settore, "allenatori in tribuna". La Curva Sud chiama il "treno battimani" a tutto lo stadio. E lo stadio risponde. Il treno fatto da Curva, Distinti, Tribuna Centrale è un qualcosa da pelle d'oca. Un messaggio, quasi a dire, che chi oggi è al Del Duca, è dalla stessa parte. L'unica parte. E nello spettacolo della gara giocata dai ragazzi di Aglietti, è un'altra istantanea da ricordare. Novellino ci prova buttando dentro Castaldo e allargando Verde a destra, ma è ancora l'Ascoli ad avvicinarsi al gol. Cassata trova Favilli, il bomberino "azzurro" tergiversa troppo. Peccato, perché c'era Cacia libero in area. Peccato di cui si macchia al 70' anche Cacia, che riceve a due passi dalla porta da un indemoniato Mignanelli ma si fa recuperare provando un dribbling di troppo prima del tiro. Clamoroso il gol fallito di testa da Augustyn nel recupero, a partita ormai chiusa. "... Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, e gli occhi guardavano cose mai viste e poi disse al vecchio con voce sognante: "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!". Guccini chiude così la storia triste, nel suo "vecchio e il bambino". Ma stavolta no. La fiaba che al calar della sera colora il 25 aprile degli ascolani, stavolta ha un meraviglioso, dolcissimo, lieto fine. Finalmente. 

 

Il tabellino Ascoli 2 - Avellino 0

ASCOLI (4-4-2): Lanni; Almici, Augustyn, Mengoni (36' Gigliotti), Mignanelli; Orsolini, Addae, Giorgi (83' Carpani), Cassata; Cacia, Favilli (75' Perez). A disp.: Ragni, Cinaglia, Mogos, Lazzari, Gatto, Bentivegna. All. Aglietti  AVELLINO (4-4-2): Radunovic; Gonzalez (8' Belloni), Jidayi, Djimsiti, Perrotta; Laverone, Paghera, Moretti (50' Castaldo), D'Angelo; Verde (60' Bidaoui), Eusepi. A disp: Lezzerini, Lasik, Soumare, Omeonga, Solerio, Camara. All. Novellino  RETI: 25' Cacia (AS), 47' Orsolini (AS)  ARBITRO: Ros di Pordenone (Santoro, D'Apice; Panarese)  NOTE: recupero 2'+4'. Ammoniti Paghera, D'Angelo (AV) per comportamento non regolamentare, Belloni, Castaldo (AV), Gigliotti (AS) per gioco scorretto.