Ascoli, Gianluca Festa. "Ganz un animale d'area di rigore"

L'ex tecnico del Como racconta la storia di Simone Ganz partendo dall'amicizia con papà Maurizio ai tempi dell'Inter fino ad arrivare all'affermazione del 24enne in B

L'ex tecnico del Como Gianluca Festa

L'ex tecnico del Como Gianluca Festa

Ascoli, 7 febbraio 2018 - Tutto iniziò lì, su quel ramo del lago di Como. La splendida promozione in B con i lariani e il seguente campionato in cadetteria, il trampolino di lancio di Simone Ganz è rappresentato da queste due stagioni. Proprio quella tormentata retrocessione con i lombardi consentì al figlio d'arte di mettersi in luce in questa categoria. A parlare di lui è stato l'ex difensore di Cagliari e Inter Gianluca Festa, tecnico per vari mesi proprio di quel Como. A distanza di qualche anno le fa piacere vedere Ganz essersi affermato in B? "Si, mi fa molto piacere. Lo conosco da quando era piccolissimo, io giocavo nell'Inter insieme a papà Maurizio e quando ero ospite a cena a casa loro tenevo in braccio questo bimbo che poi a distanza di anni ho allenato a Como. Avevo parlato bene di lui prima dell'esperienza a Pescara ma non gli ho portato tanta fortuna. Adesso ad Ascoli può riscattarsi, lo conosco benissimo e so che ha dentro una grande rabbia". A suo modo di vedere cosa non è funzionato a Pescara? "Le premesse erano allettanti, poi con il passare dei mesi evidentemente qualcosa non è funzionato. Forse il gioco di Zeman non era il massimo per lui. Lui è un animale d'area di rigore. Quando è in condizione è una sentenza, se non va in gol in una partita potete stare sicuri che lo farà in quella successiva. Bisogna dargli fiducia perché ha grande personalità". Ben diversa invece l'esperienza di Ganz a Como due stagioni fa... "In quella squadra riuscì a fare 16 gol nonostante tante difficoltà. Fin dal mio arrivo su quella panchina abbiamo sempre avuto un rapporto speciale, è un vero professionista. Ci tiene tanto a dimostrare il suo lavoro e lavora sodo per riuscirci". Cosa si sente di augurargli? "Spero che possa fare i gol che servono all'Ascoli per salvarsi. Sicuramente sarà un valore aggiunto per la squadra di Cosmi. L'Ascoli ha creduto fortemente in lui e conoscendolo so per certo che farà bene. Ha voglia di ripagare la fiducia che il presidente e la società hanno sempre avuto nei suoi confronti. Faccio un grosso in bocca al lupo a lui e all'Ascoli". Che idea si è fatto di questo Ascoli? "L'Ascoli ogni anno parte sempre con buoni propositi poi per strada si verifica sempre un problemino. Indubbiamente è una piazza molto importante per il calcio italiano, merita di più. Mi hanno sempre colpito i suoi tifosi, davvero caldissimi e appassionati nei confronti della squadra. Il presidente Bellini ha grandi mezzi economici e con il tempo credo che si possano creare i presupposti per raggiungere livelli alti". Cosmi è l'allenatore adatto per riuscire a raggiungere l'obiettivo stagionale del club? "Si, credo che Cosmi sia assolutamente il tecnico giusto per raggiungere la salvezza. È una personalità energica, sanguigna, che si sposa alla perfezione con il calore della piazza. Lo conosco bene, giocava insieme a mio padre".