Il tecnico dell'Ascoli Fulvio Fiorin alla vigilia della sfida col Palermo
Ascoli Piceno, 29 settembre 2017 - "Squadra che vince si cambia". Il tecnico dell'Ascoli Fulvio Fiorin ha simpaticamente introdotto una nuova massima del calcio. Domani i bianconeri saranno chiamati a sfidare la corazzata Palermo. "Sono reduce dal corso di Coverciano. Lì Renzo Ulivieri ci ha spiegato che l'allenatore bravo è quello che, anche durante la gara, riesce a cambiare quando le cose vanno bene - ha sottolineato l'allenatore del Picchio nella conferenza stampa di oggi -. Siamo contenti della prestazione di Cesena. Adesso dobbiamo andare avanti e quindi potrebbero essere dei cambiamenti. Se il 4-3-3 ci da certezze sicurezze vuol dire che continueremo così magari per poi tornare al 4-2-3-1 o ad un altro tipo di modulo. Il nostro lavoro continua verso l'obiettivo di avere più giocatori intercambiabili nei vari ruoli. Mignanelli si sta trascinando la situazione legata alla sua caviglia. Questa settimana è sembrato meglio delle altre. Abbiamo anche Pinto che ha fatto benissimo, si è subito inserito con la cattiveria giusta in una gara difficile come quella di Cesena. Si tratta di un giocatore che mettei in campo agonismo ma anche buone doti tecniche. Gigliotti invece sta meglio".
Tra i convocati non ci saranno D'Urso, Mengoni e Perez. In giovane talento scuola Roma non è riuscito a recuperare dal suo infortunio e dovrà attendere ancora prima di tornare a calcare il terreno di gioco. "D'Urso e Mengoni li stiamo aspettando - ha proseguito -. Il primo è un elemento importante sotto il profilo tecnico, l'altro invece sotto il punto di vista dell'esperienza. Davanti in questo momento abbiamo abbondanza, ci dispiace per Perez ma queste sono le scelte. Cosa penso del Palermo? Verranno qui per vincere, vogliono continuare a fare punti e stanno facendo benissimo per quanto riguarda i risultati ottenuti. I loro giocatori sono fortissimi e vantano un tecnico molto bravo. Hanno sofferto un po' con la Pro Vercelli, credo che stavolta cercheranno di non commettere lo stesso errore e quindi non sottovalutate l'avversario".