Ascoli, doccia gelata. Ma la squadra ora ha identità

Il gol di Falco ha deluso gli oltre ottocento tifosi al Curi, ma non tutto è perduto, anche se la classifica è impietosa

Ivan Lanni

Ivan Lanni

Ascoli, 4 dicembre 2017 - Il primo pensiero fondamentale dopo la doccia gelata della notte gelata del Curi è prendere la classifica e osservarla.  Con un punto in più, stasera, non sarebbe cambiato moltissimo per l'Ascoli. Invece di sei, le lunghezze dalla zona salvezza sarebbero state cinque. Tante, comunque. E' proprio mentre tutto sembra "nero" che è bene fare il bastian contrario. Quest'Ascoli, quello visto al Curi, con tutti i suoi difetti e le sue lacune, è una squadra che ha identità. Non rischia praticamente nulla fino alla distrazione (imperdonabile, quando giochi per non retrocedere) del gol vittoria di Falco e anzi ha la possibilità in due o tre occasioni di pungere dalle parti di Rosati. L'Ascoli non è una squadra dismessa, ammesso che chi di dovere capisca che bisogna da subito muoversi affinché già la prima partita del nuovo anno solare veda in campo ciò che manca ai bianconeri. Per salvarsi l'Ascoli ha bisogno di questo Lanni in porta, di questi Mengoni, Padella (anche se stasera era out), Mogos dietro, di Addae, gigantesco, a centrocampo, di Bianchi, Buzzegoli e Carpani, dell'impegno di Santini e dell'estro di Lores Varela. Ha bisogno anche degli altri, ma soprattutto ha bisogno di rinforzi.  Rinforzi da prendere subito, da mandare ad allenarsi e a giocare in bianconero dal primo giorno possibile dall'apertura del mercato e non, come avvenuto tutti gli anni, il giorno dopo la chiusura, con il consueto affanno. In queste quattro partite che mancano prima della sosta l'Ascoli può fare punti, non incontra nessuna squadra di altissima classifica e tranne col Foggia e stasera, non ha mai perso contro le formazioni della metà a destra della graduatoria. Ma i rinforzi devono arrivare subito, il primo giorno di mercato. Per dare un segnale all'ambiente, a questi tifosi, anche stasera meravigliosi, alla squadra, al campionato. L'identità che il Picchio ha dimostrato in queste due partite va preservata, la strada è ancora lunga e la B ha dimostrato che le salite invernali spesso corrispondono a discese primaverili. Basta solo volerlo...