Salernitana-Ascoli 2-0, il Picchio non gioca e cade all'Arechi / FOTO

Scialba prestazione dei bianconeri che soccombono meritatamente contro la squadra di Bollini

Orsolini, prova negativa all'Arechi

Orsolini, prova negativa all'Arechi

Ascoli, 26 marzo 2017 - In genere è complesso dare un giudizio obiettivo e accolto positivamente da tutti su una partita di calcio. Spesso e volentieri emozioni e occasioni generano un mix che apre discussioni animate. Stavolta no. Stavolta Salernitana-Ascoli può essere riassunta solo così: "hanno meritato e vinto i granata". E neanche vanno date grosse responsabilità alla difesa, incerottata, di Aglietti. E' che il Picchio proprio non riesce a giocare un calcio propositivo oltre i suoi trentacinque metri, almeno finché la contesa ha un senso. Facciamo i raggi "X" agli schieramenti. Bollini non ha Zito, squalificato e deve fare ancora a meno di Busellato. Gli angeli custodi del rientrante Ronaldo, metronomo della squadra, sono Odjer e Minala. E Rosina? Niente da fare, dentro dal primo è ancora Sprocati. Aglietti ritrova tutti i baby nazionali e, fatta eccezione per Favilli, li butta dentro in blocco. La difesa, per forza di cose, è inedita: Cinaglia va al fianco di Gigliotti (Mengoni ed Augustyn sono out), Bentivegna fa il "diez" dietro a Cacia davanti. Poco da raccontare nei primi 20', fatta eccezione per un batti e ribatti in area picena sugli sviluppi di una punizione laterale (con tanto di autoscontro Lanni-Mignanelli) di Vitale. Primo vero brivido a metà tempo: l'Ascoli perde una gigantesca palla in uscita con Cassata, Coda scatta verso Lanni, calcia dai venticinque a trova la deviazione dell'ultimo dei bianconeri (sempre "il Migna") sulla linea dell'area. La palla si impenna, prende la parte alta ed interna del palo alla destra di Lanni. E trotterellando vicino alla linea termina la propria corsa dall'altra parte. In gioco. Altro #fiuuu. Ci crede la squadra di Bollini: Coda anticipa Lanni e Gigliotti su corner, ma la sua zuccata è forte, centrale, ma alta.  Cacia allora prova a mettere alla prova il suo destro, peccato che la sua stoccata termini addirittura (visto che stiamo parlando del Re del Gol del campionato) sul secondo anello delle tribune dell'Arechi. Cinaglia inizia pulito e preciso il suo match, Sprocati invece taglia il campo chiamando Lanni alla manata in corner: è il terzo tentativo doc dei campani che sembrano avere linee di gioco ben collaudate e danno la sensazione di occupare al meglio ed in ampiezza il prato verde. Ancora Salernitana, ancora "no" di Lanni. Prima la parata è su Minala, arrivato in "autostrada deserta al confine del mare" davanti all'estremo di Alatri, poi è la traversa a sorreggere la deviazione in tuffo del portiere sulla punizione di Coda. Riassunto del primo tempo? In pratica un frullatore che si agita a menadito con dentro soli ingredienti salernitani, anche se quando Illuzzi fischia e si apre il coperchio, di granata non esce nulla. Zero a zero. Un minuto, solo un minuto. E' ciò che impiega nella ripresa la Salernitana ad ottenere quel che avrebbe meritato prima. Lanni smanaccia su Odjer, che Orsolini si dimentica di seguire, Bianchi non arriva sul tap-in di Sprocati e la Bollini band esulta per il giusto vantaggio. Aglietti ci prova con Perez per Bentivegna. Poco, pochissimo per il talento del Palermo che nella scorsa stagione era stato l'unico italiano eletto da Lionel Messi per essere l'esclusivo indossatore delle sue scarpe griffate. Felicioli risponde al break di Donnarumma: entrambi vanno vicini al gol ma nessuno esulta. Chi esulta è Bernardini, lesto a due passi da Lanni a ribadire nel sacco la sfera che Vitale aveva depositato con un sinistro al bacio sul palo (il terzo del pomeriggio dei suoi). Due a zero. Perez va vicino a riaprirla mentre Aglietti si fa cacciare dall'arbitro al grido del mourinhano "por-qué", Gomis si incarta e si scarta prima che Cacia faccia il suo mestiere ad un metro dall'1-2, Mignanelli imita il mister e va sotto la doccia per una parola di troppo. In definitiva si capisce che la notizia più bella del giorno possa essere il triplice fischio dell'arbitro. Oppure l'apporto dei più di trecento tifosi bianconeri al seguito. O forse il ritorno in campo di Giorgi. Eh, quanto serve Giorgi a questa squadra... SALERNITANA (4-3-3): Gomis; Perico, Tuia, Bernardini, Vitale (86' Della Rocca); Minala, Ronaldo, Odjer; Sprocati (76' Improta), Coda, Donnarumma (62' Bittante). A disp: Terracciano, Schiavi, Joao Silva, Rosina, Mantovani, Luiz Felipe. All. Bollini ASCOLI (4-4-1-1): Lanni; Almici, Cinaglia, Gigliotti, Mignanelli; Orsolini (77' Giorgi), Bianchi, Cassata, Felicioli (76' Lazzari); Bentivegna (55' Perez); Cacia. A disp: Ragni, Diop, Mogos, Carpani, Addae, Gatto. All. Aglietti ARBITRO: Illuzzi di Molfetta (Chiocchi, Dei Giudici. Mastrodonato) RETI: 47' Sprocati (S), 75' Bernardini (S) NOTE: recupero 1'+4'. Espulso: Mignanelli (A) all'86' per proteste. Ammoniti Bianchi (A), Vitale, Bernardini, Ronaldo, Perico (S) per gioco scorretto, Cinaglia (A) per comportamento non regolamentare

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