Una maxi cittadella dello sport, nel progetto anche l’ex Ipsia

C’è l’ok della giunta: sarà creato un centro servizi

Il progetto

Il progetto

Ascoli, 23 luglio 2016 - La cittadella dello sport accelera e punta i locali dell’ex Ipsia Sacconi in via De Dominicis. La giunta ha dato l’ok alle destinazione dei locali (che erano utilizzati come laboratori dell’istituito) a un nuovo ruolo: quello di Centro servizi per lo sport.

Nel complesso immobiliare troveranno quindi spazio i servizi destinati alle attività sportive, con particolare riferimento a quelle dilettantistiche ed amatoriali, per creare un vero e proprio centro servizi. Infatti, oltre alla sede del Coni provinciale che dovrà trasferire i suoi uffici qui, sarà possibile creare spazi di riunione da mettere a disposizione delle società dilettantistiche che operano nel territorio comunale e provinciale, oltre a poter incrementare l’offerta del servizio di medicina sportiva, già presente, anche attraverso la creazione di laboratori di analisi, di riabilitazione e di prova per gli atleti. Nelle intenzioni, il Centro potrà contenere anche una modesta direzionalità, sempre legata all’ambito delle attività sportive, finalizzata alla creazione di uffici, tra i quali quello dello Sport comunale, sale didattiche e una sala conferenze per eventi congressuali e sociali di una certa rilevanza.

L’offerta del Centro servizi potrà essere arricchita con una serie di attività di supporto (ludico, ricreative, ricettive, commerciali, sempre con finalità sportive) così da rendere sostenibile l’eventuale investimento da parte di un privato che manifesti interesse per il restauro e il risanamento dei locali di proprietà comunale dell’ex Ipsia Sacconi.

Il Comune quindi valuterà l’interesse all’investimento anche attraverso l’elaborazione di un piano economico-finanziario con il quale potranno essere proposti eventuali gettiti d’entrata quali locazioni, concessioni d’uso e d’esercizio, proventi da attività di supporto; inoltre l’Arengo, oltre a mettere a disposizione i locali nello stato in cui si trovano (attualmente liberi), sistemerà a proprie spese lo spazio urbano che circonda gli immobili, mediante interventi infrastrutturali quali strade, aree di sosta, pubblica illuminazione e verde. Quindi il Comune andrà a sollecitare manifestazioni di interesse per il restauro e il risanamento dei locali e per la loro gestione per un numero di anni, che saranno individuati nel piano economico finanziario necessari al recupero dell’investimento, a sostenere i costi di gestione, e a rendere remunerativo l’impegno finanziario del concessionario.