La Coalac rilancia per lo stabilimento

Il presidente De Santis presenta la manifestazione di interesse e vuole i due marchi

Ascoli Piceno, una manifestazione dei lavoratori Coalac (Foto Labolognese)

Ascoli Piceno, una manifestazione dei lavoratori Coalac (Foto Labolognese)

Ascoli Piceno, 15 agosto 2014 - Il presidente Coalac, Giuliano De Santis, ha preso carta e penna ed ha scritto a Spacca e Baietta, in una lettera che contiene la manifestazione d’interesse per lo stabilimento ascolano. La notizia segue di ventiquattr’ore la comunicazione dell’azienda circa le lettere ai dipendenti con la proposta di trasferimento a Jesi. La Coalac quindi ha deciso di rilanciare, «facendo corpo unico con operai e allevatori per difendere una delle migliori realtà produttive del Piceno».

In una nota De Santis ha ricordato che «Spacca aveva sempre auspicato una iniziativa privata pur di confermare la produzione di latte fresco, fino a pensare ad una diretta compartecipazione regionale, alla quale aveva fatto eco il sindaco Castelli per una promozione di azionariato popolare Piceno. La sfida è partita, anche se sotto il clima ferragostano, dove al riposo dei politici si oppone la lotta dei lavoratori». Le condizioni presentate nella manifestazione d’interesse inviata alla Cooperlat sono sostanzialmente tre: «la cessione dello stabilimento ex Coalac di Ascoli, la cessione dei marchi ‘Fresco Marche’ e ‘Latte Cigno’ fortemente immedesimati con l’attività dello stabilimento, la garanzia da parte di Cooperlat di permettere alla sottoscritta cooperativa, in caso di buon esito dell’operazione, la fuoriuscita dal corpo sociale di Cooperlat senza alcun costo o penalità di qualsiasi tipo».

Intanto l’arrivo delle lettere non è stato preso bene dai sindacati, che hanno dichiarato: «Visto il tavolo regionale previsto per lunedì 25 riteniamo, come organizzazioni sindacali provincali, questo comportamento inaccettabile». Anche il vicepresidente della Regione, Antonio Canzian, è intervenuto dopo la notizia dell’azienda relativa al prossimo invio ai dipendenti della proposta di trasferimento a Jesi. Confermando che entro il 25 di questo mese ci sarà una nuova convocazione in Regione, Canzian ha spiegato: «Ci attestiamo sulla riconversione del sito produttivo, preso atto che la Cooperlat più volte ha affermato che è impraticabile il mantenimento della produzione di latte fresco ad Ascoli: la linea sulla quale ci si attesta è quindi quella di mantenere produttivo il sito e salvaguardare tutti i posti di lavoro. Questo è quello che abbiamo chiesto, chiediamo e spero che otterremo. Questo è il tempo delle decisioni». Saranno quindi fondamentali i prossimi giorni per capire quali sviluppi potranno esserci.

d.l.