Era tutto chiaro, peccato per lo sconto all’italiana

Ascoli, 30 agosto 2015 - Lo sconto non poteva mancare. Siamo in Italia. Uno dei giudici della Corte federale d’appello, alle 18, ha detto al Carlino: «Il caso Savona-Teramo è molto complicato». E invece era semplice. E’ stato semplice fin dall’inizio, bastava leggere bene le carte, le intercettazioni, le audizioni dei deferiti, mettere insieme tutti i tasselli del mosaico. Non c’era altra spiegazione alla combine. Noi abbiamo smesso di usare il condizionale e di definirla presunta dopo aver letto una per una le 59 pagine dell’informativa di reato della Squadra mobile di Catanzaro.

Non perché siamo giuristi, ma perché anche un bambino l’avrebbe capito. I giudici, alla fine, hanno voluto tendere una mano a Campitelli, pur riconoscendolo colpevole. In Italia funziona così: tutti per le pene severe, ma solo a parole. Ai bianconeri va comunque bene, alla giustizia sportiva e al calcio no. Ora godiamoci la serie B, la B degli onesti, la B conquistata dalla squadra che ha vinto il campionato di Lega pro sul campo: l’Ascoli.