Giovedì 18 Aprile 2024

Crollo della palazzina, due rinvii a giudizio

In seguito a un’esplosione di gas morirono tre persone

Foto di repertorio

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Ascoli Piceno, 27 gennaio 2015 - Il giudice delle udienze preliminari, Rita De Angelis, ha rinviato a giudizio il sindaco di Montalto Guido Mastrosani e il dirigente dei servizi sociali Fiorenza Marinella, entrambi accusati, in concorso, di omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime in relazione all’esplosione avvenuta il 13 dicembre del 2011.

Quel giorno morirono Arnaldo Bartolini, 74 anni, Luigina Timo, 79 anni, e Maria Napoli, 81 anni, originaria di Vietri sul Mare. Unica sopravvissuta Diana Merlanghi di 72 anni, moglie di Arnaldo Bartolini che riportò comunque lesioni gravissime che ne resero necessario il ricovero all’ospedale Torrette di Ancona dove fu operata. Il processo inizierà il 15 giugno prossimo davanti al giudice Marco Bartoli.

Era già da alcuni giorni che i residenti della zona segnalavano un forte odore di gas che fuoriusciva dall’abitazione dove viveva Luigia Timo e dove avvenne l’esplosione che causò il crollo di gran parte della palazzina, dove abitavano le altre persone coinvolte nello scoppio violentissimo. Venne effettuato un sopralluogo da incaricati del Comune che non ebbe però seguito. Una «negligenza» che secondo il sostituto procuratore Cinzia Piccioni ricadrebbe sul sindaco e sul funzionario dei servizi sociali del comune di Montalto Marche che con la loro condotta avrebbero «messo a repentaglio la pubblica incolumità».

Respingono ogni accusa i due indagati ed anche per questo hanno scelto, di concerto coi rispettivi legali, di non chiedere riti alternativi per potere dimostrare in dibattimento la loro innocenza.