Ascoli Piceno, 27 maggio 2010 - Adem Murati il macedone di 30 anni che il 9 ottobre 2009, ad Ascoli Piceno, ferì a coltellate e a calci e pugni una studentessa universitaria di Castelfidardo (Ancona), Federica Ascani, 26 anni, sua vicina di casa è stato prosciolto dal gip per incapacità di intendere e di volere al momento del fatto.

 

Poiché però ritenuto socialmente pericoloso, il giudice Alessandra Panichi ha applicato nei confronti del giovane extracomunitario una misura di sicurezza: il ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario per un minimo di due anni, al termine dei quali verrà valutato dal magistrato di soerveglianza. Murati, difeso dall’avvocato Alessandro Angelozzi, è stato processato con il rito abbreviato, condizionato ad una perizia psichiatrica, che ha condotto alla sentenza di proscioglimento.

 

Secondo lo psichiatra Murati avrebbe agito in preda ad un raptus, condizionato da un problema di equilibrio psichico precario. Al macedone il pm Carmine Pirozzoli contestava i reati di tentato omicidio, lesioni gravi, porto abusivo di arma da taglio, violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale (il muratore aveva aggredito carabinieri e polizia giunti in soccorso della cittima). Sia l’imputato sia la ragazza, assistita dall’avvocato Umberto Gramenzi, erano presenti all’udienza. La studentessa deve la vita all’intervento tempestivo di due carabinieri, premiati nei mesi scorsi dal Comune di Ascoli Piceno.