Ascoli Piceno, 21 giugno 2011 - Ecco i momenti salienti dell’indagine sulla scomparsa e la morte di Melania Rea.


18 aprile - Carmela “Melania” Rea, 29 anni, di Somma Vesuviana (Napoli). Secondo il marito, il caporalmaggiore dell’esercito Salvatore Parolisi, lei, lui e la figlioletta di 18 mesi erano andati al pianoro di Colle S. Marco (600 metri altitudine), colle che sovrasta Ascoli, a meno di 10 km di distanza, nel primo pomeriggio, quando la donna si e’ allontanata per andare al bagno al vicino ristorante Il Cacciatore, e non e’ piu’ tornata.
 

20 aprile - Melania viene trovata morta, assassinata con una trentina di coltellate, presso il chiosco della pineta, nel “bosco delle casermette”, in localita’ Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. il luogo e’ a meno di 10 chilometri dal pianoro di Colle S. Marco, sulla stessa “montagna dei fiori”, ma a 1200 metri d quota. A segnalarne la presenza un telefonata anonima, rimasta ancora tale, fatta da un uomo da una cabina telefonica della citta’ di Teramo. vicino al chiosco in questione, si svolgono spesso esercitazioni di tiro e di altro genere da parte dei militari e delle reclute del 235mo reggimento Piceno di Ascoli, l’unico in italia che addestra reclute femminili.
 

21 aprile - La salma di Melania viene trasferita all’obitorio dell’ospedale di Teramo, per una prima autopsia.
 

22 aprile. - Nell’area del ritrovamento del cadavere viene trovata una seconda sim card telefonica.
22 aprile .- Fonti investigative dicono che l’autore della telefonata anonima e’ un “cercatore di funghi” spaventato, che si trovava in zona per caso.


23 aprile - Arriva la conferma che nel bosco delle casermette sono stati trovati anche orecchini di Melania e tracce di sangue.
23 aprile - Per comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli la “scena crimine e’ compatibile con quella del ritrovamento”.


26 aprile. - Indagini serrate, raccolta di numerose testimonianze. Secondo gli inquirenti e’ da privilegiare la pista passionale.


3 maggio. - I primi testimoni che smentiscono la versione del marito di Melania sulle modalita’ della scomparsa della donna 6 maggio. - Salvatore Parolisi, marito di Melania, viene ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti 6 maggio. - L’attenzione dei Ros e’ su un coltellino trovato nel bosco 9 maggio. - Nuovi accertamenti sul cadavere di Melania.
 

10 maggio. - Si scopre che Parolisi aveva un amante, una ex recluta di Sabaudia, 27 anni. La ragazza, ora in servizio a Lecce, conferma la relazione e viene interrogata per 11 ore.
10 maggio. - Parolisi viene smentito da Raffaele Paciolla, amico agente di custodia carceraria, e residente a Folignano (Ascoli) nella stessa palazzina di Salvatore e Melania.
Parolisi dormi’ da me la sera del 20 aprile e non il 18, dice l’agente.
 

10 maggio. - Parolisi interrogato per otto ore dai magistrati 11 maggio. - Nuovo interrogatorio di Parolisi da parte degli inquirenti. Il caporalmaggiore conferma la sua versione originaria sulla scomparsa della moglie.
 

11 maggio. - La madre di Melania dice che il suo telefono squillo’ senza risposta fino alle 19 del 18 aprile.
 

13 maggio. - Seconda autopsia a Teramo. sotto esame del medico legale Adriano Tagliabracci e di suoi collaboratori, soprattutto i tagli e le coltellate inferte probabilmente dopo la morte di Melania. Dopo l’autopsia, la salma viene restituita alla famiglia.


15 maggio. - Funerali di Melania a Somma Vesuviana (Napoli) 17 maggio. - Nuove audizioni di personale del mondo militare (caserma Clementi di Ascoli) 18 maggio. - Altri testimoni non confermano presenza di una donna a Colle S. Marco il 18 aprile 19 maggio. - Perquisizione disposta magistratura in casa di Parolisi a Folignano. Numerosi sequestri di materiale 26 maggio. - Parolisi nomina due legali anche se non e’ indagato: Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, gli stessi che assistono la famiglia di Sarah Scazzi

13 giugno. - Un testimone riferisce che il 7 giugno Parolisi ha armeggiato con oggetti nascosti ai bordi di un campo sportivo di Folignano. Tra questi si scoprira’ che c’era un altro suo telefonino.
 

16 giugno. - Parolisi conferma che il telefono trovato a Folignano e’ suo. Lo usava per comunicare con la sua amante.


21 giugno. - Parolisi viene iscritto registro indagati per omicidio volontario. La famiglia rea si costituisce parte civile.

24 giugno - Invitato a comparire davanti ai pm della Procura di Ascoli Piceno, passa attraverso una folla di telecamere, fotografi, giornalisti e curiosi. Si avvale della facolta’ di non rispondere. ‘Un scelta tecnica’ spiegano i suoi legali.
Intanto i familiari di Melania cominciano a prendere le distanze da lui e lo invitano piu’ volte a dire ‘tutto quello che sa’.


29 giugno - Sequestrata la Renault Scenic del caporalmaggiore.


1 luglio - Il gip Carlo Calvaresi respinge l’istanza di incidente probatorio, presentata dagli avvocati Biscotti e Gentile, perche’ troppo generica e ritenuta tendente a rallentare le indagini. In un’intervista Tv Ludovica lo difende.
‘Salvatore ha sbagliato, ma non e’ un assassino’.


5 luglio - Viene effettuato un ‘inventario’ dei circa 100 reperti raccolti dai carabinieri del Ris nel Bosco delle casermette e in altri luoghi, alla presenza dei consulenti di parte.


8 luglio - Durante una perquisizione a casa di Parolisi a Frattamaggiore e una a casa Rea a Somma Vesuviana i carabinieri sequestrano due valige piene di indumenti. Negli stessi giorni, gli investigatori hanno il permesso di accedere agli archivi di Facebook e ai messaggi del profilo cancellato del militare.


11 luglio - Il caporalmaggiore riprende servizio alla caserma Clementi di Ascoli, non piu’ addetto all’addestramento delle reclute femminili, ma all’amministrazione. Abita anche in caserma, dato che ha lasciato l’appartamento in affitto a Folignano il cui contratto e’ scaduto.


13 luglio - Depositata la relazione sull’autopsia (compreso un supplemento di perizia) di Melania, fondamentale per determinare la competenza territoriale dell’inchiesta: se vengono confermate le indiscrezioni sul luogo del delitto, che sarebbe a Ripe di Civitella, il procedimento dovrebbe passare alla Procura di Teramo.


15 luglio - Si diffonde la notizia che la procura di Ascoli ha chiesto al gip un provvedimento cautelare per il vedovo. I suoi legali annunciano che chiederanno un’ispezione ministeriale per la fuga di notizie.