Ascoli Piceno, 22 giugno 2011 - LA SCUOLA è appena finita e già si ricomincia a discutere di posti tagliati per il prossimo anno, una tragica costante che negli ultimi tempi aumenta sempre di più. L’Ufficio scolastico regionale ha annunciato la sua intenzione di tagliare nelle scuole superiori 91 insegnanti e 101 lavoratori Ata (assistenti amministrativi e tecnici), per le province di Ascoli e Fermo.

Numeri che fanno del nostro territorio il più martoriato a livello regionale. Per quello che riguarda i docenti, infatti, ad Ancona saranno tagliati 96 posti di lavoro, a Pesaro 50 e a Macerata 35, mentre per gli Ata, ad Ancona salteranno 129 posti, a Pesaro 89 e a Macerata 84. Una situazione che i sindacati hanno bollato senza tanto tentennare come «insostenibile», sostenendo a gran voce il fatto che Ascoli e Fermo sono state penalizzate di più rispetto alle altre province della Regione.

"LE MOTIVAZIONI addotte per giustificare una cosi forte penalizzazione — si legge in un comunicato congiunto —non sono state di tipo quantitativo, ma qualitativo e quindi risultano molto generiche e poco convincenti. Chiediamo, quindi, che il taglio sia riequilibrato e che gli ottanta posti concessi dal ministero dell’Istruzione, dei quali è stata data assicurazione dal direttore generale dell’Ufficio scolastico delle Marche, vengano utilizzati per riequilibrare una penalizzazione del tutto ingiustificata del nostro territorio che, nelle scuole superiori, presenta molte situazioni di forte sofferenza e criticità", con riferimento alle classi sempre più affollate e a una continuità didattica che spesso viene a mancare, visto che gli insegnanti cambiano praticamente ogni anno.Così, ricomincia una guerra le cui battaglie vanno in scena ogni estate, a colpi di sciabolate da parte di ministero e Ufficio scolastico e proteste, da parte di sindacati e lavoratori del mondo della scuola.


"Chiediamo inoltre — proseguono i sindacati — che nell’organico di fatto siano evitati ulteriori tagli, in modo che il vantaggio ottenuto con gli ottanta posti concessi rimanga inalterato". Una richiesta che difficilmente verrà accettata dai vertici dell’Ufficio scolastico, aprendo in questo modo una dolorosa partita che vedrà la sua conclusione soltanto a settembre, quando arriveranno le nomine per il prossimo anno scolastico e i tanti precari scopriranno se dovranno lavorare o meno.


DAL CANTO LORO i sindacati "si riservano di attuare ogni azione per eliminare, o comunque per attenuare le penalizzazioni ingiustificate nella scuola superiore delle province di Ascoli e Fermo". A cominciare con un presidio davanti alla Prefettura ascolana, questa sera alle 18.