Teramo, 31 agosto 2011- "I giudici? Volevano parlare con noi, sapere di Salvatore e Melania". Rocco Parolisi lunedì pomeriggio è stato poco più di due ore e mezza davanti ai pm che conducono l'inchiesta sulla morte della cognata. E' venuto in Abruzzo con la sorella Francesca e il padre Pasquale. E si è seduto davanti a Davide Rosati e Greta Aloisi ed ha risposto alle loro domande, senza nessun avvocato, come "persona informata dei fatti".
 

Cosa volevano sapere i magistrati?

"Niente di particolare - risponde Rocco -, volevano capire meglio come andavano le cose tra Salvatore e Melania, se sapevamo delle loro crisi matrimoniali, delle relazioni di mio fratello con altre donne...".
 

 

E tu cosa hai risposto?

"Che non sapevo, che per me il loro era un matrimonio che funzionava senza problemi. Che si conoscevano da tanti anni e che avevavo una bella bambina: Vittoria".
 

Rocco Parolisi è il fratello maggiore di Salvatore: dieci anni più di lui. Fa la guardia carceraria a Rovereto e dal Trentino è venuto a Teramo per incontrare i procuratori dell'inchiesta sull'omicidio di Melania. Un delitto per il quale è finito in carcere suo fratello Salvatore.
" E' la prima volta che veniamo contattati dai magistrati - prosegue Rocco - : hanno voluto incontrare tutti sia della nostra famiglia che della famiglia di Melania. E' servito per conoscerci, per capire meglio, per fare chiarezza. Per me mio fratello è innocente: lui ci ha detto di non aver mai fatto male a Melania e io gli credo".


Salvatore aveva dei soldi nascosti in banca? "Ma per carità -  risponde Rocco -. E' un povero Cristo che lavorava da sempre, che è andato fino in Afghanistan per aiutare la famiglia. Cosa può avere in banca".

 

Anche l'avvocato difensore Biscotti ha smentito il 'tesoretto' di Parolisi:

"Ma certo che non c'è _ aggiunge Rocco _: mio fratello è un caporalmaggiore dell'esercito con moglie e figlia. Ma quale tesoretto nascosto".


Insieme a Rocco davanti ai giudici è comparsa anche Francesca, l'altra sorella che viene ascoltata dai pm abruzzesi per oltre tre ore. A Francesca le domande dei giudici sono state non solo su Salvatore e Melania ma sulla caserma Clementi. E' lei, infatti, che viene intercettata a maggio mentre parla con Salvatore. Eccola quindi l'intercettazione che che riporta il movente nella caserma dei misteri, ad un segreto inconfessabile come ipotizzato dal gip di Teramo Cirillo.


Salvatore: "Può darsi che mi danno una punizione disciplinare, oppure perché la cosa è troppo grossa chiudono un occhio. Comunque sia è uscito qualcosa di brutto pure dalla caserma".

Francesca: "Però voglio dire io, se poi lì dentro non esce niente alla fine...".

Salvatore: "Ma sai quante altre cose escono in mezzo. Io non so quello che è stato raccontato dai ragazzi lì dentro ma non pensare che ero l'unico ad avere qualche contatto così".

Francesca: "Allora esce tutto fuori".


Salvatore: "Sì ora esce fuori pure qualche altro cliente".

Francesca: "Ma tu devi dire che purtroppo non è stata colpa tua. La peggio l'hai avuta tu per quello che ti è capitato ma..." (la sorella non conclude la frase ma è come se volesse dire: ma ci sono altri coinvolti, ndr).

Salvatore: "A me di loro poco importa. Ogni persona ha fatto sbagli e li pagano tutti quanti. Mi dispiace che ci ha rimesso Melania. Io sicuramente non volevo che succedesse. E' poco ma sicuro".