Ascoli, 14 marzo 2012 - UN COLTELLO a serramanico, trovato nell’auto di Salvatore Parolisi, potrebbe rappresentare la svolta del giallo sulla morte di Melania Rea. E’ lo zio della ragazza uccisa lo scorso 18 aprile a Ripe di Civitella a darne notizia: ieri sera, nel corso della puntata di «Porta a Porta», è emerso come lo zio di Melania, titolare di un’autofficina a Somma Vesuviana, abbia infatti consegnato alla Procura di Teramo, lunedì scorso, l’arma ritrovata nell’auto di Salvatore. Un’arma che potrebbe essere compatibile con quella utilizzata dall’assassino per uccidere Melania. Un elemento fondamentale che è ora al vaglio degli inquirenti. Nel corso della trasmissione di Rai Uno condotta da Bruno Vespa, (ospite, assieme allo psichiatra Paolo Crepet, alla criminologa Roberta Bruzzone e al giudice Simonetta Matone anche il caposervizio del Carlino di Ascoli Natalia Encolpio) non sono mancate altre esclusive, come le intercettazioni ambientali e telefoniche, tra l’indagato e i suoi fratelli in carcere, dove si lamenta del comportamento dei Rea che non gli fanno vedere la bambina; con un suo compagno di cella, col quale si consiglia sul tipo di comportamento da avere in tribunale («I miei avvocati mi dicono ‘se confessi ti fai cinque anni e finisce tutto’»); e al telefono con l’amante Ludovica.