Teramo, 26 ottobre 2012 - Salvatore Parolisi è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie Melania Rea, uccisa con 35 coltellate nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo) il 18 aprile del 2011: questa la sentenza emessa dal giudice Marina Tommolini. A Salvatore Parolisi sono state comminate tutte le sanzioni accessorie, dall’interdizione perpetua dai pubblici uffici alla perdita della patria potesta’ genitoriale.

Salvatore Parolisi non era in aula al momento della lettura della sentenza, quando il gup di Teramo Marina Tommolini ha letto la condanna all’ergastolo per l’omicidio di Melania Rea. Dopo di che il caporal maggiore dell’Esercito è stato fatto salire in aula e gli è stato chiesto se voleva che la sentenza gli fosse riletta; Parolisi ha detto di no.

"Innocente, sono innocente", lo ha ribadito ai suoi avvocati Salvatore Parolisi dopo che il gup del Tribunale di Teramo lo ha condannato all’ergastolo per la morte della moglie Melania Rea.

Parolisi è stato condannato anche “al pagamento della provvisionale di un milione di euro per la figlia Vittoria, 500mila per i genitori di Melania”, ha detto l’avvocato che assiste la famiglia Rea, Mauro Gionni, uscendo dall’aula del Tribunale di Teramo, dopo la lettura della sentenza.

L'accusa aveva chiesto per il caporalmaggiore l'ergasotolo senza attenuanti. La difesa aveva chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto. Una giornata intensa quella di Parolisi iniziata alle 9 e15 con il suo ingresso a testa bassa nell'aula Falcone-Borsellino (video) del tribunale di Teramo accompagnato dalla solita ressa di fotografi e telecamere (foto). Per assistere al processo sono arrivati da Somma Vesuviana i Rea: papà Gennaro assieme al fratello Michele e allo zio Gennaro. E' rimasta a casa la mamma Vittoria assieme alla bimba di Salvatore e Melania. 

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