Ascoli, 15 febbraio 2013 - Un progetto enorme che vuole essere la svolta per tutti i disabili del territorio compreso tra Abruzzo e Marche, ma in generale di tutta Italia: con una struttura da 200.000 metri quadri su 50 ettari di terreno, per un investimento di 445 milioni di euro che porterà 3.000 occupati e una capienza di 10.000 ospiti, la “Città europea del benessere sociale, salute e sport - Polo per la ricerca scientifca e centro salute ottimale” si candida ad essere un’eccellenza del mondo dell’assistenza sanitaria ai disabili. Ideato dall’Amil (Associazione mutilati e invalidi del lavoro) e dal suo presidente Osvaldo Travaglini, ha trovato nell’associazione ‘Fare’ presieduta dall’avvocato Francesco Ciabattoni una sponda importante.

 

Tanto da arrivare a presentare l’idea alle Nazioni Unite, a New York, per ottenere un prestigioso imprimatur. “Questa idea è geniale ed importante - ha esordito Ciabattoni - perché riguarda un’ampia fascia di popolazione, circa un terzo di quella mondiale, che deve fare i conti con delle disabilità. Questi soggetti svantaggiati trovano difficoltà nella vita quotidiana che noi con questo progetto vogliamo smussare: il fatto che un consesso internazionale abbia ritenuto questo progetto di interesse mondiale è un chiaro segno della sua bontà”.

 

L’area individuata per questa vera e propria cittadella è quella di Sant’Omero (inizialmente l’idea era Campolungo), al confine tra Marche ed Abruzzo: “Troppo spesso - ha detto Travaglini - i disabili sono abbandonati al loro destino e con questo progetto noi vogliamo mettere insieme tutte le patologie invalidanti, cercando di portare avanti un cammino di riabilitazione delle persone che arriveranno”.

 

E’ previsto anche un centro accoglienza donne e uno per la riabilitazione dei detenuti. “Al centro di questa struttura sorgerà un polo scientifico e con questa opera alleggeriremo anche il dramma della disoccupazione in questi territori, visto che lavoreranno al progetto imprese locali e anche i dipendenti saranno pescati in questo bacino”.

 

Soddisfatto il sindaco di Sant’Omero, Alberto Pompizi, che ha spiegato come già nel giro di due anni si potranno vedere i primi lotti funzionali, mentre per l’intera opera si parla di circa 10 anni di lavoro. Il dottor Gaetano Carnessale ha poi parlato dei finanziamenti: “Aver ottenuto la validazione dall’Onu è stato un bel traguardo: molti soggetti gestori l’hanno ritenuto d’interesse e i canali aperti con soggetti finanziatori andranno avanti con maggiore facilità dopo questo passaggio negli Usa”. Insomma, nomi top secret anche se Ciabattoni assicura che ci sono già “proposte concrete che stiamo valutando”.
 

Daniele Luzi