Ripatransone (Ascoli Piceno), 25 febbraio - È l'abbraccio collettivo di un'intera città quello che il sindaco Remo Bruni ha ricevuto, ieri nella Sala di Rappresentanza del Comune, durante l'incontro convocato in merito all'incendio doloso che ha gli distrutto la macchina nella notte fra mercoledì e giovedì. Schierati al suo fianco i membri della giunta municipale, i consiglieri di maggioranza ed il Circolo Pd di Ripatransone rappresentato dal segretario Giovanni Piunti, pronti a riflettere sulle motivazioni che hanno portato a compiere un gesto senza precedenti, del tutto estraneo ad una cittadina tranquilla come Ripatransone, dove gli animi degli abitanti sono ancora scossi dall'accaduto.

Ma anche uniti più che mai nel sostenere un sindaco che stimano e rispettano soprattutto per i suoi valori morali all'insegna dell'onestà, altruismo e solidarietà. «Sono in ottimi rapporti con tutti i cittadini e lo dimostra anche la solidarietà, tanto ampia quanto inaspettata, che ho ricevuto tramite telefonate, messaggi e attestati di stima pervenuti non solo dalla cittadinanza ma anche a livello Provinciale e Regionale» afferma Bruni sottolineando che, quando viene colpito un sindaco, si colpisce anche un intero paese e con esso l'amministrazione comunale con cui sono state condivise delle scelte «Pertanto, oggi più che mai, è per noi importante trasmettere questa immagine di compattezza e fiducia verso la comunità.

Continueremo la nostra opera per far crescere il paese, e rispondere al bisogno dei cittadini senza discriminare nessuno. Siamo i primi ad avere a che fare con il malcontento generale che si esprime in diversi settori e, purtroppo, la profonda crisi sociale ed economica ci costringe a dire anche tanti no che possono generare avversione». A questo punto il sindaco Bruni dichiara di aver a lungo riflettuto con la giunta sui possibili moventi, ma di non aver trovato elementi tali che possano aver scatenato l'insano gesto in quanto si ha la certezza di aver fatto le scelte migliori. Pertanto l'ipotesi più accreditata nel Palazzo Municipale è quella di un atto vandalico fine a se stesso.

«Ripatransone non è una cittadella assediata, ma un Comune trasparente con le porte aperte, dove non ci sono tensioni tali da incidere sulla gestione della cosa pubblica» conclude Bruni «Se qualcuno pensa di poterci intimidire per condizionare le scelte amministrative, allora è del tutto fuori strada perché noi trarremo forza da questo episodio increscioso, e continueremo a perseguire i nostri obiettivi avendo sempre come stella polare il bene comune». Parole condivise dalla giunta, che reputa l'incendio soltanto un incidente di percorso sul quale interrogarsi.

Rosita Spinozzi